In un’iniziativa che unisce diplomazia, business e strategia aerospaziale, la Di Stefano Legacy Trust LLC — una società registrata negli Stati Uniti e nota per le sue operazioni di acquisizione di asset e investimenti infrastrutturali — ha formalmente presentato una lettera di intenti e offerta d’acquisto rivolta al Governo del Canada per l’acquisizione dell’aereo cargo Antonov An-124 attualmente sotto sequestro presso l’Aeroporto Internazionale di Toronto Pearson.
La lettera, datata 11 giugno 2025, è indirizzata alla Direzione della Distribuzione dei Beni della Corona di Public Services and Procurement Canada, e rappresenta un’offerta seria e dettagliata che si inserisce in un contesto legale e geopolitico di rilievo.
Un’offerta concreta: 25 milioni di dollari per un colosso dei cieli
La proposta presentata dal rappresentante autorizzato Giovanni Di Stefano prevede un’offerta d’acquisto incondizionata pari a 25 milioni di dollari statunitensi — circa il 50% del valore stimato di un Antonov An-124 in condizioni operative. Tale cifra, sebbene inferiore rispetto alla valutazione di mercato, è motivata dalla consapevolezza dello stato di fermo dell’aereo e dalla volontà del trust di restaurarlo per impieghi esclusivamente civili nel trasporto cargo.
Il contesto legale e geopolitico
L’Antonov An-124 in questione, precedentemente operato dalla compagnia russa Volga-Dnepr Airlines, è stato sequestrato dal Governo del Canada nell’ambito delle misure previste dalla Special Economic Measures Act (SEMA), modificata dalla legge C-19 del 2022, a seguito delle sanzioni imposte contro entità legate alla Federazione Russa. L’aereo, considerato un bene sotto il controllo di una parte sanzionata, è ora soggetto a possibile confisca definitiva da parte della Corona canadese.
Di Stefano Legacy Trust riconosce pienamente la sovranità del Canada nella gestione dei beni sequestrati e ne rispetta le normative. Proprio per questo motivo, l’offerta viene presentata sia come espressione d’interesse, sia come offerta non sollecitata ai sensi del Federal Real Property and Federal Immovables Act, lasciando spazio alla possibilità che il Governo canadese valuti altre opzioni come aste pubbliche o gare competitive.
Una visione chiara per l’utilizzo futuro
Il trust si impegna, nella sua comunicazione, ad utilizzare l’Antonov esclusivamente per fini civili e commerciali, sottoponendosi a ogni vincolo previsto in materia di controlli all’esportazione, certificazioni d’uso finale e clausole di non trasferibilità. L’intenzione è quella di riportare in volo uno degli aerei cargo più grandi e potenti mai costruiti, in un’ottica di servizio logistico globale.
Conclusione: affari, diplomazia e strategia
Questa proposta rappresenta non solo un’operazione commerciale di rilievo, ma anche un gesto simbolico e potenzialmente diplomatico: l’acquisto di un velivolo sequestrato per motivi geopolitici da parte di un’entità statunitense, con finalità trasparenti e civili, potrebbe offrire una via responsabile per il riutilizzo di beni sottoposti a sanzioni, evitando che rimangano inutilizzati o siano soggetti a deperimento.
Il Trust conclude la lettera con disponibilità immediata alla fornitura di ulteriori documenti o garanzie richieste dalle autorità canadesi, in attesa di una risposta ufficiale.
Una vicenda che promette di far discutere, tra interessi strategici, giurisprudenza internazionale e il destino di un gigante dei cieli pronto a tornare a volare.
Da New York, Di Stefano ha dichiarato di sentirsi fiducioso che il governo canadese affronterà questa vicenda in modo equo e nel rispetto della legge.