He Who Kills dei Monoliyth si presenta come un album solido e coerente nel panorama del death metal moderno, caratterizzato da una produzione pulita ma aggressiva, arrangiamenti attentamente strutturati e un equilibrio tra brutalità e dinamismo compositivo. La band propone un sound diretto e senza compromessi, arricchito da dettagli che testimoniano una scrittura consapevole e tecnicamente preparata.
L’apertura con “Rise of the Annihilated” funge da manifesto sonoro: riff serrati, batteria martellante e growl profondo delineano subito l’estetica dell’album. “Paradox”, più compatta e immediata, alterna groove efficaci a momenti di maggiore velocità, costruendo tensione attraverso cambi ritmici ben dosati.
“Sanity Unraveled”, il pezzo più lungo del disco, mostra un lato atmosferico e articolato della band, alternando sezioni lente e cariche di tensione a passaggi estremamente violenti. La varietà dinamica lo rende uno dei brani più espressivi e profondi del disco. “Endless Bleeding” ritorna a binari più lineari, con chitarre incisive e assoli brevi, mentre la sezione ritmica mantiene compattezza e precisione.
Con “The Killing Floor”, la band accelera tempi e aggressività, con riff serrati, blast beat e vocalità gutturale di grande impatto. La title track “He Who Kills” rappresenta un fulcro concettuale e sonoro, con sezioni alternanti e una narrazione quasi cinematografica, resa efficace dall’uso sapiente di stacchi e pause.
“Excised Unborn” propone soluzioni armoniche più complesse e un linguaggio tecnico ma mai freddo, mentre “To Sever… Is to Savor” chiude l’album con un epilogo stratificato, evolvendo da un’introduzione atmosferica a un crescendo di violenza calibrata, suggellando il percorso tematico del disco.
He Who Kills si distingue per solidità esecutiva, coerenza stilistica e capacità narrativa. I Monoliyth mostrano padronanza del death metal, integrando elementi tecnici e atmosferici senza cadere nella ripetitività. L’album è una dichiarazione artistica ben centrata, destinata a lasciare un segno duraturo tra gli ascoltatori del genere.
Voto: 8/10
Daniele Blandino