Chi non conosce la Minotauro Records?! Chi non ricorda il fascino arcano ed oscuro delle sue prime releases… Il famoso The Story… dei Death SS, i primi e storici lavori di Paul Chain, i Requiem del compianto Mario “The Black” Di Donato e… un mini lp omonimo dei Run After To, band di Pesaro e quindi conterranea del Catena che si occupò della produzione, diventato col tempo un classico del dark metal italiano. Per dirvi quanto fossero coinvolti tra loro, ricordo che l’autore di Occultism, brano presente nel classico Detaching From Satan, è Maurizio Cucchiarini, voce e chitarra della band. Proprio tra quest’ultimo ed il vecchio sodale Fabio Marra, batteria, il rapporto di amicizia, così come di scambio musicale anche se a distanza (il primo sempre a Pesaro, il secondo a Milano), non si è mai interrotto. Anzi si è addirittura intensificato durante il periodo pandemico, tanto da dare origine al progetto Far Vibes, “Vibrazioni Lontane” appunto, quasi a celebrare un’unità d’intenti aldilà della distanza fisica. Time’s Up è un titolo estremamente evocativo e fatale, così come estremamente importante è il protagonista di questo concept album, cioè Gesù Cristo nella fase finale della sua permanenza terrena. Il “tempo scaduto” è quello della vita che precede il passaggio nell’altra dimensione, in questo caso dall’ultima cena alla resurrezione, con tutti i tormenti interiori che l’accompagnano e che precedono il raggiungimento della serenità ed una contestuale elevazione spirituale. Conseguentemente abbiamo tra le mani un lavoro complesso, un caleidoscopio di progressive rock, dark metal che vira con naturalezza verso il doom, partiture acustiche e armonizzazioni dal respiro sinfonico. Questa varietà di suoni dà la possibilità di caratterizzare i vari momenti della passione di Cristo con le giuste atmosfere sonore… Dai momenti riflessivi ed intimi di the Last Supper, tipicamente prog ma con la presenza di chitarre acustiche, al crescendo sonoro che si articola tra epicità dark e profondità doom nei titoli che, succedendosi, raccontano i momenti più intensi e violenti dell’epopea, a partire da Gethsemane, passando per Pilate, Flagellation, fino a Death. Nel mezzo il dark prog con tanto di tastiere di Way To the Cross e le chitarre acustiche di Crucifction, presenti anche sulla finale Resurrection – The End. Il comune denominatore di tutto il lavoro è un’estrema eleganza ed un grande gusto nella scelta dei suoni e negli arrangiamenti, nonché nei vari passaggi strumentali. E’ un lavoro di altissima qualità, che ci riporta anche un bel pezzo di storia del metal italiano. Andromeda Relix ormai non sbaglia un colpo !!!
Voto: 8,5/10
Salvatore Mazzarella