I Lycia sono un collettivo americano formato alla fine degli anni ’80 e e sostanzialmente è dedito al dark; quindi abbiamo tra le mani un EP di new wave con delle punte quasi ambient.
La mente fondante del progetto, Mike VanPortfleet, è definibile senza ombra di dubbio tra i nomi principali del darkwave degli anni ‘90.
La cosa interessante è che Vanportfleet ha trovato una “spiaggia sicura” in Avantgarde Music, la quale ha ristampato il secondo album “Ionia” risalente al lontano 1991 in vinile in occasione dei trent’anni del disco. Ovviamente ha dato alle stampe l’attuale EP che abbiamo tra le mani dal titolo:” Casa Luna”, uscito pochi mesi fa ed ad un triennio dall’ultimo album “In Flickers”.
Da quello che ci è dato sapere inizialmente l’uscita doveva essere un “mero” sette pollici con il solo “A quiet way to go”, che per altro apre il lavoro, trasformando il singolo in un EP da ventisette minuti.
Strutturalmente le canzoni hanno un tappeto di synth, che cresce piano piano fino ad arrivare a dei climax veramente alti.
La voce di Tara è qualcosa di estremamente soffice, dolce, evocativo, etereo ed intenso tutto allo stesso modo e nello stesso momento.
Scelte di mixer molto interessanti e di alto livello qualitativo e di risoluzione sonora finale.
Resta inteso che non vi sono solo synth e voci, ma la parte predominante arriva da loro; ovviamente se non avete il minimo appeal con le sonorità dark ed i costrutti compositivi tipici del genre potrebbero in più punti stridere questi componimenti. Per il resto vi posso assicurare anche abbiamo del materiale molto interessante e valido.
Personalmente apprezzo in modo pieno i sei brani dell’EP, ma volendo fare una “top songs”, come usuale, vi segnalerei “A quiet way to go”, “On the mezzanine”, “Do you bleed” come le più toccanti e particolari. Resta inteso che le tre non menzionate “Except, Galatea e Salt & blood” hanno un loro perché comunque.
Concludendo questo “Casa luna” ha un collegamento con il precedente lavoro, pur avendo altresì idee e proposte che portano verso nuovi lidi. Nulla da aggiungere. Siamo di fronte ad un lavoro fatto come si deve e con risultati di tutto rispetto.
Nota a latere, di solito non do voti alti per gli EP, solo per una questione di minutaggio e di tracce proposte, ma questa volta va fatto uno strappo alla regola per la qualità proposta.
Voto: 8/10
Alessandro Schümperlin