Gli Alpha boys sono una band svedese che palesemente si rifà ad un certo immaginario anni ottanta, e ne ride già dalla copertina, a livello sonoro siamo in una roboante serie di scelte hard rock vecchio stile, ma con un pizzico di modernità e ovviamente testi goliardici che ripercorrono in modo grottesco il classico meccanismo del uomo alpha tutto “alcool, droba, rock ‘n’ roll e, ovviamente, macismo”.
Questo loro album è arrivato tramite Sliptrick Records questo gennaio, quindi piuttosto fresco di stampa. Da un primo ascolto sento un certo rimando di Gluecifer, Hellacopters e persino Gwar. Strutture che scavalcano facilmente tra hard rock, punk ‘n’ roll e hardcore con una voce graffiante e sorniona allo stesso tempo.
Purtroppo noto delle imprecisioni sulla sezione ritmica a livello di volumi e scelte di mix. Il rullante della batteria estremamente “a punta” ovvero un sacco di frequenze alte e come se non bastasse più alto del resto degli strumenti e di poco sotto la voce principale. Cosa che si percepisce anche nei momenti in cui il batterista passa sulle pelli e sui piatti, che risultano molto più bassi di volume.
La chitarra si sente ma durante i soli subisce il rullante. Il basso non viene percepito in modo delineato e si mischia con chitarre e batteria.
Quindi tirando le somme della parte tecnica: voce: correttamente equalizzata e regolata; basso: troppo nel “sottofondo”; batteria: troppo alto il rullante su tutto, persino sugli altri strumenti.
“Han(d) Solo”, “A fucking king”, “Current report”, “To war” e “JC” sono i brani che potrebbero piacervi e darvi nei fatti un senso alle mie parole. Provate ad ascoltarli e decidete le vostre tracce preferite. Fermo restando che i problemi di cui sopra potrebbero farvi perder la voglia di ascoltarli sovente.
Gli Alpha Boys suonano bene, peccato per le scelte di mixer sgraziate che rendono pesante l’ascolto e portano a non ascoltare questo lavoro per più di un paio di volte. Se da un lato l’attitudine harcore e punk possono
“giustificare” certe scelte, il problema di base è che ci sono fior fiore di band punk, hardcore, punk ‘n’ roll ed hard rock che hanno scelte di mixer migliori senza snaturare il proprio sound e la propria attitudine.
Consiglio per la band: rimanete fedeli all’attitudine per fare i testi, il black humor ed il sarcasmo servono in questo periodo storico, ma cambiate metodo di mixing e mastering.
Voto: 6/10
Alessandro Schümperlin