Un concept album oscuro e visionario, tra inquietudine esistenziale e suggestioni sonore seventies. Si intitola T.E.T.R.U.S. il disco d’esordio di Phil Selvini & The Mind Warp, pubblicato da Luminol Records, etichetta milanese da sempre attenta alle evoluzioni del panorama post-progressive.
Composto da cinque tracce per un totale di 56 minuti, T.E.T.R.U.S. è un viaggio metaforico nel tempo, nella psiche e nell’inquietudine dell’animo umano. Il titolo, evocativo e criptico, cela in realtà un acronimo dalle forti connotazioni simboliche:
Time – Eternal – Try – Redemption – Unique – Shine.
Parole che delineano i comandamenti di una creatura mostruosa e profetica, inventata dall’autore durante il lockdown e protagonista dell’artwork del disco.
“T.E.T.R.U.S. è un mostro che vive in ognuno di noi” racconta Phil Selvini, chitarrista, cantante e mente del progetto. “Un’entità che si nutre di ideali smarriti, e che cerca di tramandarli a un’umanità futura”.
Musicalmente, l’album omaggia la grande scuola progressive rock anni ’70, con influenze che spaziano da King Crimson a Genesis, passando per Pink Floyd, Yes e Radiohead. Organici stratificati, strutture complesse, lunghe durate, ampio uso di mellotron, synth e organi. Il tutto arricchito da testi carichi di simbolismo e un forte impianto concettuale.
Nel collettivo The Mind Warp trovano spazio cinque musicisti:
Phil Selvini (chitarra, voce, mellotron, effettistica), Leonardo Spampinato (chitarra), Davide Sebartoli (tastiere), Francesco Scordo (basso), Leonardo Puglisi (batteria). Un ensemble che Selvini descrive come “un contenitore emotivo, capace di incarnare caos e armonia, luce e oscurità”.
Le tracce:
- To Make Ends Meet – alienazione, consumismo e controllo sociale su un tappeto ritmico nervoso e disturbante.
- Reverie (Including “Cloud Nine”) – intermezzo strumentale dal respiro sospeso e contemplativo.
- Riding in the Fog – malinconia floydiana per una cavalcata solitaria nella nebbia.
- The Last 48 Hours – dolore e smarrimento legati alla perdita, tra atmosfere gotiche e riflessioni intime.
- The Mind Warp – la suite finale da oltre 26 minuti: una lunga elegia tra delirio e redenzione.