Doveva essere una festa e una festa è stata. Per celebrare i 25 anni di onorata carriera i Secret Sphere decidono di fare le cose in grande. Oltre a scegliere una scaletta che va a pescare il più possibile nella loro discografia (ricordiamo che il loro primo lavoro, “Mistress Of Shadowlight”, è datato 1999), hanno invitato un nugolo di artisti e amici per festeggiare ed essere quel valore aggiunto che ha reso questa serata indimenticabile. La cornice è quella del Legend Club di Milano, locale intimo e perfetto per sentirsi a stretto contatto con i loro fan. Fan che, come noi, seguono la band fin dagli albori e non si sono fatti sfuggire l’occasione per partecipare ad una data che rimarrà storica nel palmares dei Secret Sphere.
Ad aprire troviamo i Draconicon, combo italiano che ha all’attivo due full lenght (ultimo “Pestilence”, uscito a novembre 2023). I ragazzi propongono un power metal con velature dark e gothic, non particolarmente originale ma comunque dotato di linee melodiche di facile presa. Purtroppo, a causa di problemi di salute, non è presente il cantante Arkanfel, comunque ben sostituito dal chitarrista Grim Hunter. In effetti Grim se la cava con mestiere e con simpatia. Anche il resto del gruppo non è da meno imponendo subito un ritmo incalzante dettato dall’ottima sezione ritmica. In più colpisce l’interazione tra chitarra e violino che impreziosisce le loro composizioni. Molto belle le versioni di “Edge Of Power” e “Theatre Of Sorrow”, ma se dobbiamo scegliere il loro highlight è sicuramente “Heresy”, riproposta in maniera terremotante. Non male la cover di “Square Hammer” dei Ghost seguita dal loro cavallo di battaglia “Dark Side Of Magic”, che chiude il loro set. Prestazione più che buona per i Draconicon, speriamo di rivederli al completo in modo che possano esprimere al massimo le loro capacità.
Set list: 1. Intro + Fiery Rage 2. Thorns 3. Edge Of Power 4. Twisted Reflection 5. Theatre Of Sorrow 6. Heresy 7. Square Hammer 8. Dark Side Of Magic
L’attesa si fa trepidante, il locale si riempie e quando le luci si spengono tutti i presenti non vedono l’ora di festeggiare con la band. Introdotti da “The Crossing Toll” i Secret Sphere fanno il loro ingresso sul palco del Legend Club e da lì in poi sarà magia. La prima parte del concerto è incentrata sul loro ultimo album “Blackened Heartbeat” con “Psycho Kid” e la Title Track a riversarci addosso tonnellate di energia. I ragazzi sono in palla. Marco Lazzarini dietro le pelli è il solito portento, Andrea Buratto al basso è sempre sul pezzo (sia a livello musicale che scenico), Aldo Lonobile macina riff incandescenti e i due tastieristi, Gabriele Ciaccia e lo storico Antonio Agate (sempre attivo con la band ma presente solo nelle grandi occasioni), contribuiscono con gusto e bravura alle opere della band. Poi c’è Roberto Ramon Messina, grandissimo cantante, che con la sua ugola d’oro ci esalta come di consueto. La prima parte scivola via in un batter d’occhi con le storiche “Age Of Wizard” e “Under The Flag Of Mary Read” ad infiammare il pubblico. Poi iniziano gli ospiti e di lì in poi sarà un vero idillio. Chiara Tricarico (Moonlight Haze) è la prima a salire e si cimenta con ottimi risultati in “J’s Serenade” (uno dei brani più tirati dell’ultimo album). Da qui in poi ci saranno una serie di splendidi duetti con Roberto ai quali prenderanno parte Ivan Castelli (LionSoul) su “Legend”, Alessandro Conti (Trick Or Treat/Twilight Force) su “Welcome To The Circus”, Tiziano Spigno (Extrema) su “Loud & Raw” (chicca da “Heart & Hunger”), Alessandro Del Vecchio (Edge Of Forever) e Dario Beretta (chitarrista degli storici Drakkar) su “Against All The Odds”, Marco Sivo (Poison Rose) su “Lifeblood” e Giacomo Voli (Rhapsody Of Fire) nella cover di “Dawn Of Victory” (e questo ci ha lasciati abbastanza stupiti). Il pubblico apprezza e non mancano applausi e cori per i Secret Sphere. Poi arriva il momento di Michele Luppi (Whitesnake, nonché ex singer della band) che da solo si prende i riflettori su “Healing” e su “Lie To Me” (qui in duetto con Karmen Klinc delle Venus 5). Spaziale poi il canto a due voci di Roberto e Michele su “Lady Of Silence”. Manca poco alla fine e Roberto riprende possesso dello stage concludendo il live con “Recall Of The Valkirje” e “Dr. Faustus” in un tripudio di meritatissimi applausi.
Inutile fare classifiche per stabilire chi tra gli ospiti abbia fatto meglio perché tutti sono stati eccelsi, onorando la band con la loro presenza e con tutte le belle parole che hanno speso per loro. I Secret dal canto loro ne escono senza ombra di dubbio come vincitori avendo suonato con la solita grinta che li contraddistingue e dimostrando per l’ennesima volta la loro grandissima classe e l’eccelsa professionalità. Speriamo di poter festeggiare con loro anche il trentennale della band ma nel frattempo, se capiteranno nei dintorni, andremo sicuramente a sostenerli sotto il palco. Non ci resta che ringraziare tutti i membri dei Secret Sphere e i loro preziosi ospiti per le emozioni uniche che ci hanno regalato in questa storica serata. In più un grande grazie alla Truck Me Hard e al Legend Club per averci squisitamente ospitato. Ci vediamo per i Battle Beast!
Set List: 1. The Crossin Toll 2. Psycho Kid 3. Blackened Heartbeat 4. Age Of Wizard 5. Under The Flag Of Mary Read 6. Rain 7. Confession 8. J’s Serenade 9. Legend 10. Welcome To The Circus 11. Loud & Raw 12. Against All Odds 13. Lifeblood 14. Dawn Of Victory 15. Healing 16. Lie To Me 17. Lady Of Silence 18. Recall Of The Valkirje 19. Dr. Faustus