Nytt Land duo siberiano formatosi nel 2013 e che nel tempo ha dato il proprio apporto all’interno del filone folk più “tradizionale” e più vicina a pratiche sciamaniche se vogliamo con un certo rimando anche a band scandinave del calibro di Wardruna ed Heilung. L’album in questione si chiama “Torem”, uscito per la Napalm, ed è già dai primissimi secondi un disco oscuro, mistico e parecchio evocativo.
Come indicato poco sopra, seguendo l’ondata sempre più crescente di popolarità del dark folk metal, da non confondersi con termini quali dark folk o neofolk che hanno connotati leggermente differenti e hanno derive differenti anche a livello di testi e di genere musicale, siamo di fronte a delle composizioni che usano molto gli intrecci vocali tra uomo e donna; canto gutturale, canto cristallino e cori armonici a cui si aggiungono delle parti soffuse di voci appena sussurrate e arricchite principalmente, come per le band di cui sopra, da percussioni varie MA… A differenza delle band scandinave, trova parecchio spazio una serie di strumenti a corda, ovviamente nulla di comune al di fuori del folk come:Nikelharp, Hurdy gurdy, Tagelharp e Kravik a cui aggiungiamoci lo scacciapensieri che nei paesi nordici vien chiamato “Mouthharp”, li che rendono tutto ancora più intimistico e ritualistico.
Come ciliegina sulla torta il linguaggio utilizzato è tutt’altro che immediato. La band fa uso del khanty, antico norvegese, e le quasi dimenticate lingue ugro-finniche degli Urali, territorio da cui provengono i Nytt Land; quindi la firma su questo “Torem” è vergata in antiche forme.
Il risultato sonoro è superlativo; la capacità del duo di intessere delle melodie e delle ritualità sonore d’altro tempo porta l’ascoltatore in un altro “mondo”. ottime le scelte post produttive che rendono ancora più cupo e introspettivo il lavoro.
Difficilmente potrei darvi una lista delle migliori tracce, perché partendo da “Olenmet” ed arrivando a “Lavel” nona e ultima traccia ci sono picchi più alti di un lavoro sempre molto alto; come se fosse un singolo canto che fluisce dal primo all’ultimo secondo di ascolto.
Concludendo, capisco che se non si è predisposti ad un certo mood come quello che “Torem” ha al suo interno questo lavoro potrebbe essere problematico ascoltarlo. Per il resto ottima prova per la band e album bellissimo.
Voto: 9/10
Alessandro Schümperlin