Con The Immortal, gli In Mourning puntano a consolidare la loro posizione nel death metal melodico e progressivo, proponendo un album ambizioso ma che purtroppo si rivela disomogeneo e poco incisivo. Nonostante una produzione curata e una tecnica impeccabile, il disco manca di quel mordente emotivo e di una direzione stilistica davvero definita.
I nove brani alternano atmosfere cupe, riff pesanti e momenti più riflessivi, ma l’equilibrio tra questi elementi appare spesso forzato. Diverse tracce si arenano in strutture ripetitive e prevedibili. Solo “Song of the Cranes” emerge come raro momento di autentica profondità espressiva, mentre pezzi come “Silver Crescent”, “Staghorn” o “North Star” faticano a lasciare il segno. La chiusura con “The Hounding”, pur carica di tensione drammatica, si affida a soluzioni già sentite, senza offrire evoluzioni o slanci emozionali.
Dal punto di vista tecnico la produzione è cristallina: strumenti ben separati, mix pulito, ma che rischia di risultare freddo e distaccato. Questo deficit di calore emotivo non viene compensato da una scrittura compositiva che, seppur raffinata, appare troppo autoreferenziale e poco coraggiosa.
The Immortal soffre quindi di atmosfere statiche e di una carenza di originalità che ne limita il potenziale. Nonostante il talento della band, l’album sembra rivolgersi quasi esclusivamente ai fan di vecchia data, senza riuscire a coinvolgere un pubblico più ampio o a lasciare un’impressione duratura.
In definitiva, un lavoro formalmente curato, ma emotivamente distante. Più che “immortale”, purtroppo, dimenticabile.
Voto: 5/10
Daniele Blandino
















