Partiamo dal nome : Imari Tones , band giapponese che prende il nome dal suo cantante/chitarrista ; curiosando nel loro sito web https://imaritones.net/ si definiscono “christian heavy metal band from japan”…beh….su questo album dal titolo “Nabeshima” di metal c’e’ poco o nulla.
Vediamo la proposta musicale : un mix indefinito e confusionario di tutto , un disco ( doppio per giunta ) pessimamente prodotto dove sembra di ascoltare brani registrati nel garage di casa ; parti cantate in maniera obbrobriosa , a tratti irritanti ( esempio la confusionaria e psichedelica “atomic jam “ ) : a questo punto , non era meglio un album strumentale oppure affidarsi ad un “vero” cantante ??
“Lord’s Prayer” o canzoni come “Sakura Day” presentano delle reminiscenze beatlesiane , il brano “123,4&5” si muove su territori simil Dokken mentre “Extravaganza” rimanda ai Van Halen ma con parti vocali “parlate” anziche’ cantate ( visto il risultato , forse e’ meglio cosi ) , troviamo tracce dei Green Day in “Sonic soldiers “……
Il brano “Passion” risulta essere il migliore del lotto , ”Screaming sin” e “Chambara” sono due up-tempo con buone trame di chitarra ma con un cantato davvero pessimo , sulla falsa riga di quello che si sente nei cartoon giapponesi cantati in lingua madre ( Cristina d’ Avena ha sempre fatto meglio ! )……
Che dire…..tecnicamente il chitarrista sembrerebbe anche valido , ma la proposta musicale e’ alquanto discutibile ( poi e’ questione di gusti , sia chiaro ) ; gia’ sarebbe stato difficile “digerire” un disco singolo, qui viene addirittura presentato un doppio album !!
Voto: 4/10
Stefano Gazzola