Una band storica dell’underground italiano si riaffaccia sul mercato. Sono gli Hydra da Falconara Marittima (AN), attivi a cavallo tra metà anni ’80 e anni ’90. Riformatisi nel 2008, questo “Unknown Gods” è il loro secondo album dopo “Darkchild” del 2016 (senza contare anche l’EP “HEavens Tree” uscito nel 2012). Totalmente autoprodotto, l’album appare fin dal primo ascolto scevro da artifizi produttivi da music business. Il Thrash degli Hydra è ben suonato, “arioso” in un certo senso, piuttosto ancorato alle classiche influenze Metallica/Slayer di annata, con qualche puntatina verso lo stile dei Pantera. La resa sonora dell’album è nitida e perfetta, i nostri riescono a proporre il loro Thrash tradizionale con perizia ed esperienza, senza sbavature e smanie di protagonismo. Semplicemente, gli Hydra si ripropongono in maniera sincera e verace per quello che sono sempre stati. Una buona underground Thrash Metal band spesso e volentieri con qualche influsso Power, tanta energia e voglia di spaccare con un sound classico, tradizionale, glorioso. Interessante chicca è quella alla fine del disco: una versione cantata in italiano della buona song “Polaris”. L’album è destinato a tutti gli amanti del metal tricolore storico, ma secondo me anche i giovinetti dovrebbero dar loro una possibilità, perlomeno per tener bene a mente come si faceva il Thrash Metal negli infuocati e aurei anni del più agguerrito Metal underground.
Voto: 7/10
Alessio Secondini Morelli