Ciao Michele, benvenuto su Giornale Metal !
Michele: Ciao Sonia è un piacere essere qui, ringrazio te e tutta la redazione di Giornale Metal per lo spazio ed il supporto che state dando a questo mio progetto.
Dopo la fortunata esperienza con Spellblast e Chronosfear, hai deciso di mettere in piedi gli Embrace Of Souls. Parlaci un po’ di questa tua personale creatura…
Michele: Che dire… ho fatto molta esperienza live con molte band dove ho raggiunto nel mio piccolo degli ottimi risultati e non ti nascondo che questo progetto è nato per prima cosa grazie al grandissimo supporto che ho avuto da tantissima gente che ho incontrato sulla mia strada. Il palco e la musica sono sempre stati la mia vita.
Sentivo che era giunto il momento di creare qualcosa di mio completamente e di mettermi in gioco anche come compositore ( o almeno provarci) e cosi ho fatto. Volevo provare a lasciare il segno nel mondo musicale che tanto amo da sempre e fidati che non è stata una decisione facile da prendere prima di cominciare.
Nel disco sono presenti numerosi ospiti della nostra scena Metal tra i quali Giacomo Voli (Rhapsody Of Fire), Morby (Domine), Ivan Giannini (Vision Divine), Roberto Tiranti (Labyrinth)… Com’è stato lavorato con musicisti che fanno parte di band con cui tu sei cresciuto?
Michele: Si gli ospiti sono davvero tantissimi oltre a quelli citati da te, è stata una bella soddisfazione. Lavorare con artisti che seguo da quando ho intrapreso la strada musicale a 14 anni e che mi hanno cresciuto con la loro musica, è una cosa che ancora mi chiedo se sia un sogno oppure no e invece è pura e stupenda realtà. Sono quelle soddisfazioni impagabili che ti fanno capire che pian piano si è sulla strada giusta, e aggiungo TUTTI gli artisti che hanno partecipato a questo mio disco hanno un umiltà pazzesca, essere grandi è anche perchè si è umili e ne ho avuto la conferma da tutta questa squadra di persone straordinarie dai guest alla line up.
Queste sono le cose che mi fanno apprezzare quello che faccio per la musica.
“The Number of Destiny” è un lavoro che a livello di sound ricalca gli stilemi del Power sinfonico (Sonata Arctica, Nightwish etc..) e lo fa nella migliore tradizione del genere. Ascoltandolo è stato un tuffo nel passato….
Michele: Hai detto giusto, io sono cresciuto con queste band e questo tipo di power metal che mi ha influenzato al 100% e aggiungo che io sono per la melodia che sento dentro di me quando compongo un brano.
Il concept del disco è molto particolare ho letto. Raccontacelo in breve..
Michele: Si è un concept molto particolare perchè volevo creare qualcosa che nessuno si aspettasse in un disco power metal come storia e argomento, qualcosa che poteva lasciare il segno anche magari nel cuore delle persone che lo seguiranno, tipo un film e ho creato questa storia. L’album “The Number Of Destiny” è un concept che parla di due anime vissute 200 anni fa, unite da un amore eterno, che non si sono mai arrese e che si sono cercate in tutti questi anni, fino a quando si sono ritrovate grazie a numeri, segni e sogni ricorrenti. Credo che sarà un bel viaggio per tutti gli ascoltatori.
“Il Numero Mistico” che è la track che chiude il disco è cantata nella nostra lingua da Roberto. Perchè la scelta di un pezzo in italiano? C’è per caso lo zampino dei Rhapsody ?
Michele: Te lo spiego in breve… Semplicemente è stata una mia scelta, in un concept cosi e tutto italiano non potevo non chiudere questo disco senza una canzone nella nostra lingua. Diciamo che ho pensato di chiudere il disco in bellezza con un pezzo secondo me davvero molto profondo poi la voce di Tiranti era quella giusta per farla diventare un capolavoro a tutti gli effetti.
Il disco uscirà il prossimo 19 febbraio per Elevate Records, etichetta storica che sta vivendo una seconda rinascita grazie a ristampe e uscite nuove come “The Number…”. Come si sei trovato a lavorare con una etichetta come la Elevate ?
Michele: Mi sono trovato molto bene sia per come lavorano sia come persone è un’etichetta che sa come muoversi e che sta crescendo sempre di più. Sono davvero contento di lavorare con loro.
Ti sei sempre impegnato a fondo e hai sempre creduto in quello facevi e si vede. Sei soddisfatto di quello hai fatto finora e cosa ti aspetti dal tuo futuro musicale? Hai dei delle idee/progetti a cui vorresti lavorare?
Michele: Ho sempre dato il massimo per ogni progetto musicale in cui ho lavorato perchè ci ho sempre creduto nella musica e sono felice che negli anni qualcosa di buono forse ho fatto nel mio piccolo. Progetti futuri eh chi lo sa… Ti posso accennare in anteprima che stiamo finalizzando i lavori del secondo album con la mia band Chronosfear e sarà una gran bella sorpresa. Non posso dire altro per ora su questo punto.
E’ stato un onore e un piacere aver scambiato due parole con te Michele. Ci vediamo live sperando che finisca tutto questa situazione legata alla pandemia!!
Michele: Il piacere è stato mio, grazie per questa intervista e per il supporto di tutti voi. Speriamo davvero che un giorno ci troveremo tutti ad ascoltare bella musica a sorseggiare birra sopra o giu da un palco tutti insieme e che questa pandemia diventi solo un brutto ricordo.
Sonia Giomarelli