Il sesto album dei modenesi Trick Or Treat si presenta come un concept piuttosto interessante. I nostri hanno deciso di dedicare ognuna delle dodici canzoni presenti ad una delle 12 Armature d’Oro descritte nell’ormai celebre manga/anime “Saint Seiya”, conosciuto qua in Italia anche come “I Cavalieri Dello Zodiaco”. E il risultato non è affatto male. Intendiamoci: non posso di certo ritirare la mia opinione riguardo lo stato attuale super-inflazionato del sottogenere Power Metal… però, appurato questo, posso affermare con una certa oggettività che i nostri ci sanno fare davvero tanto. E probabilmente, proprio l’idea della “girandola” dei 12 Santi in Armatura, assieme ad una perizia strumentale ottima, alla produzione di Eddy Cavazza e alla presenza di un cantante ben rinomato per le sue doti canore, qual’è Alessandro Conti (quello di Lione / Conti e di Twilight Force, tanto per farvi capire di chi si tratta), fanno di “The Legend Of The XII Saints” un album accattivante e di qualità relativamente sopraffina. Una puntatina ognitanto in territori Prog, come nella finale, languida “Pisces: Bloody Rose” con il suo ottimo uso della melodia e di atmosfere dilatate e sognanti, aggiunge anche un certo eclettismo all’opera. Assieme all’intro “Ave Athena” e all’outro “Last Hour (The Redemption)”, alquanto pompose e piene di epici cori in latino atti ad invocare con piena devozione la Dea della Guerra, che incorniciano l’album come un bel quadretto artisticamente ben riuscito. Che potrebbe far gola a tutti i fanatici sfegatati del più positivo “Happy/Power Metal”, meglio se con una certa predilezione per le epiche gesta del prode Pegasus di Sagitter e degli altri Santi/Cavalieri d’Oro (ed anche di Bronzo).
Voto: 8/10
Alessio Secondini Morelli