Songs of Yesterday dei Rust N’ Rage si propone come un omaggio all’hard rock melodico degli anni ’80, ma purtroppo non riesce a lasciare un’impronta significativa. L’album, pur supportato da una produzione pulita e da un’esecuzione tecnica solida, pecca di originalità e coraggio compositivo. Le tracce scorrono con mestiere, ma si adagiano su schemi già ampiamente battuti, senza riuscire a distinguersi o a proporre spunti realmente nuovi.
La line-up composta da Vince (voce), Johnny (chitarra), Jezzie (batteria) ed Eddy (basso) mostra affiatamento e professionalità, ma non riesce a esprimere un’identità sonora forte e personale. I dieci brani dell’album si muovono tra energici opener e ballad nostalgiche, alternando momenti più grintosi a episodi radiofonici, ma finiscono per risultare troppo simili tra loro e privi di quella scintilla necessaria per emergere.
Il brano d’apertura, One for All (All for One), e la title track tentano di evocare la gloria del passato, ma si fermano a un’esecuzione scolastica e poco incisiva. Gone but Never Forgotten cerca di emozionare con un crescendo prevedibile, mentre Open Fire prova a colpire con maggiore grinta, senza però andare oltre un compitino ben confezionato. La chiusura affidata a Fire It Up resta energica, ma manca di ispirazione e freschezza.
La produzione rappresenta uno dei punti più riusciti del disco: ogni strumento è ben valorizzato e l’equilibrio sonoro è di livello. La copertina, in linea con lo stile del genere, accompagna il lavoro senza offrire spunti particolarmente originali.
In sintesi, Songs of Yesterday è un album che potrà fare da piacevole sottofondo per gli amanti dell’hard rock classico, ma che deluderà chi cerca innovazione e personalità. Un’occasione mancata per una band che ha le capacità per osare di più e che avrebbe potuto regalare un lavoro più memorabile e distintivo.
Voto: 5.5/10
Daniele Blandino
















