Seconda giornata del Rock The Castle, improntata principalmente sull’heavy metal classico. Anche oggi la morsa del caldo è veramente stretta (peggio del giorno prima) ma i veri defenders non si sono tirati indietro presenziando sin dalle prime ore per non perdersi neanche un minuto di questa splendida kermesse dedicata al metallo.
SKANNERS
Prima band del bill sono i nostrani Skanners. La band di Bolzano quest’anno festeggia i 40 anni di attività e, come nella scorsa data di supporto ai Grave Digger, ha sfoderato una prestazione maiuscola. Subito in palla, con Claudio Pisoni (il singer) indemoniato sul palco e il consueto muro sonoro incedibile. In 30 minuti surriscaldano l’audience con la consueta maestria coinvolgendo a più riprese il pubblico grazie a pezzi dal tiro pazzesco come “Factory Of Steel”, “starlight”, “Metal Party” e la finale “Fight Back”. Come di consueto deflagranti!
Set List: 1.Welcome To Hell 2.We Rock The Nation 3.Metal Party 4.Factory Of Steel 5.Starlight 6.Hard And Pure 7.Fight Back
GIRLSCHOOL
È passato qualche anno dall’ultima volta che abbiamo visto le Girschool sul palco. Le ritroviamo quest’oggi con qualche primavera in più sulle spalle ma con la stessa innata voglia di suonare. A parte un piccolo problema sulla voce nell’iniziale “Demolition Boys” (risolto in fretta) sono partite dritte come un treno. Le sorelline dei Motörhead sono amate dai fan italiani e anche se la loro prestazione poteva essere migliore non è mai mancato loro l’incitamento. Dopotutto il loro è uno show divertente, senza tanti fronzoli, che punta subito al dunque. Scorrono le varie “C‘mon Let’s Go”, le nuove “Guilty Of Sin” e “Take It Like A Band”, “Kick It Down” e “Action” e si arriva alla dedica a Lemmy con la cover di “Bomber” che fa esplodere il pubblico (tra l’altro Lemmy sarà omaggiato svariate volte nel corso del festival). Chiude “Emergency” tra gli applausi, buona prestazione alla quale è mancata un poco di verve in più.
Set List: 1.Demolition Boys 2.C’mon Let’s Go 3.The Hunter 4.Guilty As Sin 5.Action 6.Future Flash 7.Kick It Down 8.Nothing To Lose 9.Take It Like A Band 10.Race With The Devil 11.Bomber 12.Emercency
EXCITER
Quando fu pubblicato il primo album degli Exciter (1983, “Heavy Metal Maniac”) fu introdotto per la prima volta il termine Speed Metal. A quasi 40 anni di distanza ritroviamo la band canadese in ottima forma con un Dan Beehler (batteria e voce) tirato a lucido. Alcuni problemi di volume alla voce (troppo bassa) hanno rischiato di impoverire la loro performance, ma il trio non si è perso d’animo riscuotendo la simpatia dei presenti. La formazione a 3 non ha un compito facile per impressionare il pubblico ma bisogna dire che basso e chitarra sono stati propositivi nell’occupare il palco e non si sono tirati indietro. In più Dan è da stimare in quanto cantare e suonare la batteria è certamente molto complicato. Il loro più grande pregio poi è di avere ritornelli semplici che anche un neofita può cantare con i pugni alzati al cielo. Violentissime le versioni di “Violence & Force”, “Victims Of Sacrifice”, “Die In The Night” e “Pounding Metal”. Meritata ovazione su “Heavy Metal Maniacs”, mentre scatenano l’ultimo delirio con la cover di “Iron Fist” dei Motörhead. Bellissimo concerto, bravi!
Set List 1.Violence & Force 2.Stand Up And Fight 3.Victims Of Sacrifice 4.Die In The Night 5.Iron Dogs 6.Heavy Metal Maniac 7.Pounding Metal 8.GT Solo/Beyond The Gates Of Doom 9.Long Live The Loud 10.Iron Fist
UFO
Tour d’addio che coincide con i 50 anni di onorata carriera per gli UFO. Sin dall’iniziale “Fighting Man” la classe trasuda da ogni poro. Phil Mogg magari non avrà la stessa voce degli inizi ma si difende ancora abbastanza bene (ricordiamo a tutti che è un classe 1948), il resto della band è stratosferico con un Vinnie Moore vero e proprio mostro alla 6 corde. I suoni splendidi ci permettono di assaporare ancora una volta i grandi classici come “Only You Can Rock Me”, “Cherry” o “Love To Love”. Poi sale in cattedra Moore e ci delizia con un assolo (con la chitarra dietro la schiena) su “Too Hot To Handle” e nella performance spaziale su “Rock Bottom”. Il chitarrista americano dimostra di avere gli attributi quadrati ed un tocco e un feeling stratosferici. Su “Lights Out” la sua prova è da standing ovation. 50 anni di esperienza per gli UFO che, con la forza derivata dai tanti anni passati sui palchi di tutto il mondo, portano a termine uno show splendido.
Set List: 1.Fighting Man 2.Only You Can Rock Me 3.Cherry 4.Love To Love 5.Too Hot To Handle 6.Rock Bottom 7.Lights Out 8.Doctor Doctor 9.Shoot Shoot
SAXON
Se esiste una regola infallibile è che i Saxon non deludono mai. È bastato un solo secondo dall’attacco di “Motorcycle Man” per avere il pubblico saldamente nelle loro mani. Biff in formissima ci delizia con la sua ugola possente e il resto della band macina riff su riff. Sezione ritmica imponente e suoni perfetti aumentano ancor di più il valore del concerto. La scaletta poi va a pescare nei cavalli di battaglia lasciando alle sole “Thunderbolt” e “They Played Rock And Roll” (dedicata a Lemmy) a rappresentare il nuovo corso. Sorprende la scelta di non proporre alcun brano dall’ultimo album “Carpe Diem” ma probabilmente verrà suonato nella tournee invernale. La set list accontenta sicuramente tutti con le storiche “Wheels Of Steel”, Strong Arm Of The Law”, “Denim And Leather” e “Power And The Glory” a scatenare in maniera pazzesca l’audience. Emozionante “Broken Heroes” e come al solito devastanti “Crusader”, “747 (Strangers In The Night) e la conclusiva “Princess Of The Night”. Concertone da 10 e lode, ma per Biff e compagni lo standard è quello.
Set List: 1.Motorcycle Man 2.Thunderbolt 3.Wheels Of Steel 4.Heavy Metal Thunder 5.Strong Arm Of The Law 6.Dogs Of War/Solid Ball Of Rock 7.Denim And Leather 8.And The Bands Played On 9.Broken Heroes 10.Crusader 11.They Played rock ANd Roll 12.Power And The Glory 13.747 (Strangers In The Night) 14.Princess Of The Night
JUDAS PRIEST
Non mancano che gli headliner di questa seconda giornata del Rock The Castle. Il palco viene preparato con dovizia e rappresenta una fabbrica dal nome JP Metal Works dove troneggiano la gigantesca runa dei Priest (che si illumina e sposta creando giochi di luce) e un megaschermo dove vengono proiettate immagini oppure particolari del concerto. La partenza è memorabile con “One Shot At Glory” a fare da apripista. Da questo momento in poi lo show sarà incredibile con un Rob Halford ispirato, una coppia d’asce (Richie Faulkner autore del 90% dei solo) strepitose, e uno Scott Travis terremotante. Più defilato Ian Hill che raramente si sposta dalla sua posizione. “Touch Of Evil” è resa in maniera esagerata anche grazie alla scenografia e ai giochi di luce mentre ci si lascia trasportare da “Turbo Lover”, “The Sentinel”, “Hell Patrol” e “You’ve Got Another Thing Coming” in un crescendo di emozioni sempre più intenso. Si canta, si balla si fa headbanging e air guitar in una esaltazione collettiva che raggiunge il suo apice con “Painkiller”. Ma non finisce qui. Nei bis c’è l’entrata in scenda di Rob e la sua moto su “Hell Bent For Leather” e il tripudio finale scaturisce con “Breaking The Law” e “Living After Midnight” (dove si gonfia un gigantesco toro, simbolo della loro città natale, Birningham). Si chiude col botto e la band a ringraziare tutti i presenti.
Set List: 1.One Shot At Glory 2.Lighting Strikes 3.You’ve Got Another Thing Coming 4.Freewhell Burning 5.Turbo Lover 6.Hell Patrol 7.The Sentinel 8.A Touch Of Evil 9.Victim Of Changes 10.Blood Red Skies 11.The Green Manalishi (With The Two Prong Crown) 12.Diamonds & Rust 13.Painkiller Bis 14.The Hellion/Electric Eye 15.Hell Bent For Leather 16.Breaking The Law 17.Living After Midnight
Si chiude quindi anche la seconda giornata del festival e a giudicare dai visi incrociati è stata un vero successo. Purtroppo non saremo presenti per la data finale ma se lo standard rimarrà lo stesso delle prime due sarà certamente un trionfo. Ringraziamo il Rock The Castle per averci ospitato in questi due fantastici giorni e la Vertigo per aver contribuito all’organizzazione di tutto questo. In ultimo vorremmo dare alcuni consigli per migliorare il tutto. In primis si potrebbe aggiungere una cassa in più per fare gli scontrini (i due punti dove si ritirano le birre sono stati ottimi anche perché le birre venivo spillate in continuazione e la coda era scorrevole). Magari aggiungere una fontana in più per l’acqua e ampliare la zona al coperto (basterebbe una rete ombreggiante sopra i tavoli). Vi riferiamo poi che le maggiori lamentele che abbiamo raccolto sono state in merito al prezzo delle bevande e del cibo). Immaginiamo che non sia facile accontentare tutti ma viste le reazioni era doveroso da parte nostra farlo presente. In ogni caso complimenti perché ci siamo divertiti moltissimo e se la base è questa non potete che migliorare ancora. Al prossimo anno!