Oltre che un grande musicista del panorama rock-metal degli ultimi decenni, Marilyn Manson è un artista anche sotto altri punti di vista: il Reverendo è sempre stato un trasformista e i suoi look eccentrici e provocatori hanno sempre fatto parte del suo personaggio, così come i singolari abiti di scena e le spettacolari scenografie hanno sempre caratterizzato i suoi live. Da Papa ad alieno, nella sua ormai lunga carriera Manson ha interpretato davvero tanti ruoli, confermando di essere un artista eclettico che non perde mai la voglia di stupire.
Perou è il fotografo che da 21 anni racconta le mille trasformazioni del Reverendo attraverso i suoi scatti. I due si incontrarono nel 1998 per un servizio fotografico destinato a una rivista di musica e tra di loro è nato subito un rapporto speciale basato sulla stima reciproca: da allora Perou è diventato il fotografo personale di Manson e ancora oggi ne immortala le gesta con la sua macchinetta fotografica.
In questi lunghi anni ha raccontato attraverso le immagini tanti momenti importanti dell’uomo e dell’artista, ecco perché oggi ha deciso di raccogliere i più belli in un libro intitolato Marilyn Manson by Perou: 21 Years in Hell. “Si tratta di un volume che raccoglie gli scatti di più di due decenni – spiega il Reverendo su Instagram, annunciando l’uscita del libro – e lui insiste perché ne faccia altri. Per me è un onore che lui abbia voluto pubblicare tutti questi rari e strani momenti”.
“Spesso mi viene chiesto ‘Chi è il tuo personaggio preferito da fotografare?’ – ha raccontato Perou – oppure ‘Chi è il miglior personaggio che hai fotografato?’. Per me è sempre Marilyn Manson, considerando anche il numero di volte che l’ho fotografato”. In 21 anni le occasioni, in effetti, sono state davvero tante, tra servizi fotografici di varia natura, concerti, eventi e momenti privati.
“Il libro – ha proseguito il fotografo – conterrà foto inedite, tra le quali anche ritratti concettuali, immagini informali scattate dietro le quinte e anche alcune di quelle scattate sul palco che offrono uno sguardo ravvicinato nel mondo di Marilyn Manson”. Le immagini della raccolta non seguiranno un ordine preciso: “Saranno confuse così come lo sono stato io per molto tempo in compagnia di Marilyn Manson – ha detto ancora – ci saranno solo alcuni indizi che utilizzo per ricordarmi dove fossi e cosa stessi facendo. Gli ultimi 21 anni, trascorsi a immergermi dentro e fuori la stratosfera di questo artista, sono sfocati per me: persone, eventi e luoghi vengono messi a fuoco e poi tornano a essere sfocati continuamente. I primi anni mi hanno disorientato più di quelli seguenti”.
Il volume, però, non sarà un semplice raccolta fotografica, in quanto ci sarà anche un’interessante parte testuale, composta da una sorta di conversazione tra il fotografo e il rocker su argomenti come la loro rispettiva arte, il loro lavoro insieme e la loro amicizia. In un passaggio, ad esempio, Marilyn Manson racconta così il primo incontro con l’amico: “Ricordo solo che ti sei presentato con addosso più anelli di me – ha detto – sembravi calmo, oltre a sembrare uscito dal film Romper Stomper (Skinheads è il titolo con cui il film è conosciuto in Italia ndr), con il bomberino, gli anfibi stringati, così british e così poco comprensibile. Mi sono sentito subito a mio agio con te e questa è la cosa più importante”. Tra i due si è creata subito una forte intesa che poi si è trasformata in una profonda amicizia, ecco perché il Reverendo da allora non ha più voluto essere fotografato se non dall’amico.
“Probabilmente tutti i fotografi di musica vorrebbero far parte di una band – scherza nel libro Perou – a me è sempre piaciuto travestirmi ed essere al centro dell’attenzione, a volte però è diventato un problema. Lo è quando diventi più cool del ‘talento’ che devi fotografare. Ma io non sono mai diventato più cool di Marilyn Manson, mai”.
Perou è un fotografo famosissimo in ambito musicale e non solo: sebbene come soggetto prediliga il Reverendo, nella sua lunga carriera ha scattato foto anche a tantissimi altri personaggi della musica e dello showbiz in generale, come i Led Zeppelin, gli U2, i Coldplay, ma anche David Beckham, Spice Girls, Al Gore, Gillian Anderson e tanti altri. “Avere un fot***o account Instagram non fa di te un ‘Perou’. Ecco qual è la citazione giusta per te”, ha detto ancora il Reverendo del suo amico fotografo in un’ulteriore dimostrazione della sua stima, ma anche dell’innegabile talento dell’artista in questione. La pubblicazione di Marilyn Manson by Peour: 21 Years in Hell è prevista per giugno e sarà disponibile anche un’edizione speciale limitata per i fan collezionisti.
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