Non credo ci sia qualcuno che non conosca Franco Mussida, uno dei chitarristi più influenti a livello nazionale e internazionale, grazie alla sua produzione nella Pfm e poi per quella personale e in collaborazione con altri artisti della musica mondiale.
Per fare cassa, potrebbe esplorare territori conosciuti, attingendo al già sentito, alla mera esposizione che non obbliga gli ascoltatori ad impegnarsi su qualcosa di nuovo. Franco Mussida, però, vuole continuare a lasciare la sua impronta e pubblica un concept album quanto complicato quanto bello, con un viaggio introspettivo del rapporto fra lui e la musica e la straordinaria forza di questa arte, che lui definisce vitamina per lo spirito.
Chi ama la musica non può non emozionarsi ascoltando “L’oro del suono” pubblicato anche come singolo e in un bellissimo video sulle varie piattaforme. In questo brano si descrive, toccando le corde più intime, la perfezione e la suggestione che le note producono. La voce di Franco Mussida è una componente imprescindibile di questo viaggio che si sviluppa in 13 episodi in cui Franco Mussida fa anche autocritica, per quella certa autoreferenzialità che qualche esponente della musica d’autore e non solo ha espresso in questi anni.
Tante sono le suggestioni che Mussida evoca in “Il Pianeta della Musica e il viaggio di IO’Tu”, un’opera che sperimenta con successo un suono e uno stile, da lui definito “UltraProg-Pop” e non si tratta di sfrenata ambizione, perché si ha davvero la sensazione di ascoltare qualcosa di diverso dal solito.
In certi passaggi ci sono reminiscenze prog che Mussida ha spesso descritto nella Pfm, ma sicuramente prevale un nuovo linguaggio musicale che parte dallo strumento suonato con grande maestria dal chitarrista, ovvero una chitarra classica baritona che disegna atmosfere rarefatte e bellissime, supportata da una serie di strumenti altrettanto acustici, per una suggestione continua e sorprendente.
C’è poi la produzione di Lorenzo Cazzaniga, celebrata dallo stesso Mussida, che ne condivide questa esperienza “UltraProg-Pop” , uno stile che propone un limitato uso di macchine nei processi creativi e di registrazione, e punta sull’elevata qualità delle fonti sonore.
Un grande atto d’amore per la musica, di cui Franco Mussida esplora ulteriori potenzialità e che raccoglie suggestioni che, prima che in musica, il maestro ha messo su carta in questi anni, con una serie di apprezzati saggi.
Voto: 9 / 10
Massimiliano Paluzzi