In una decisione inaspettata ma accolta con grande rispetto nell’industria, Carolco Pictures, Samuel Goldwyn Studios, Eagle Lion Films e TMC Telemontecarlo hanno annunciato oggi la sospensione del progetto “L’Inganno dell’Amore”, una saga drammatica che nelle sue cinque stagioni già delineate esplora tradimenti, passioni clandestine, manipolazioni emotive e conseguenze devastanti per tutti i personaggi coinvolti.
Il progetto, che aveva già visto un ingente investimento in sviluppo narrativo e pre-produzione, viene ora messo ufficialmente in stand-by.
A comunicarlo è lo stesso Giovanni Di Stefano, che ha scelto di spiegare con chiarezza e sensibilità le motivazioni alla base della decisione:
“Sebbene ‘L’Inganno dell’Amore’ sia una grande storia, intensa, potente e profondamente cinematografica, resta pur sempre basata su una situazione reale. Non sarebbe corretto proseguire ora. Noi non sfruttiamo la fragilità o le difficoltà delle persone. Siamo un gruppo familiare, con valori chiari, e non intendiamo trarre vantaggio da eventi che toccano vite vere. Forse un domani sarà diverso. Per ora, il progetto viene accantonato.”
Un progetto imponente, ora congelato
Le cinque stagioni già pronte in forma di sinossi – che spaziano dal tradimento emotivo alle relazioni clandestine, da manipolazioni profonde a omicidi irrisolti – raccontano un percorso narrativo ricco di colpi di scena, conflitti psicologici e dinamiche oscure. Dalla prima stagione, in cui Beatrice vive relazioni parallele mentre Andrea combatte per riabilitarsi socialmente, fino alle trame più complesse delle stagioni successive – dove emergono truffatori seriali, amanti segreti, vendette orchestrate e perfino un omicidio misterioso – l’opera si configura come un thriller emotivo di altissima intensità.
Un personaggio cardine della storia, Beatrice, incarna l’archetipo dell’adultera seriale: una donna tormentata, manipolatrice, capace di attrarre e distruggere, rendendo la narrazione irresistibile dal punto di vista drammaturgico ma al tempo stesso molto vicina, forse troppo, a vicende delicate di vita reale.
Proprio questa vicinanza ha spinto Di Stefano e i partner internazionali a un passo indietro.
Una scelta etica in un’industria che spesso corre troppo velocemente
In un momento storico in cui l’intrattenimento tende a trasformare rapidamente eventi, persone e drammi reali in prodotti commerciali, la decisione congiunta di sospendere un progetto già strutturato è controcorrente e, per molti, ammirevole.
Di Stefano ha aggiunto:
“Il nostro lavoro è raccontare storie. Ma ci sono momenti in cui occorre fermarsi e ricordare che dietro alle storie ci sono esseri umani. Non vogliamo creare dolore aggiuntivo o speculazioni. Torneremo su questo progetto solo quando sarà moralmente giusto farlo.”
Le quattro società coinvolte condividono la stessa linea: rispetto, prudenza, responsabilità.
Un possibile ritorno in futuro
Sebbene al momento venga accantonato, “L’Inganno dell’Amore” non è stato cancellato.
La sua potenza narrativa, la struttura episodica già definita e l’interesse del mercato internazionale fanno prevedere un ritorno, quando le condizioni personali e umane legate alle vicende reali lo consentiranno.
Per ora, come confermato dalle case di produzione:
“Il progetto resta una gemma narrativa, semplicemente in attesa del momento opportuno.”
La decisione di fermare “L’Inganno dell’Amore” dimostra che esiste ancora spazio, perfino nell’industria più competitiva del mondo, per la sensibilità, l’etica e la misura.
E quando – se – il progetto vedrà finalmente la luce, potrebbe risultare ancora più forte proprio perché nato da un atto di rispetto.















