La storia dei Twilight Force nasce nel lontano 1993. Una serie di demo e svariate apparizioni live (da citare sicuramente quella nella seconda edizione del Tradate Iron Fest con i Virgin Steel come headliner), alternate a cambi di formazione e periodi di silenzio assoluto, non hanno certo aiutato la band. Quello che bisogna lodare è comunque la loro perseveranza che gli ha fruttato un primo lavoro nel 2014 (“…The Beginning”, uscito per l’etichetta messicana EBM Records) poi ancora anni di apparizioni sporadiche fini a questo nuovo “Vision Of Freedom” uscito sotto l’egida Diamond Prod.
I Twilight Zone suonano un heavy metal vecchio stampo con richiami più o meno netti ai numi tutelari del genere. Dopo l’intro parte “The Laws Of Denial”, una cavalcata metal dal ritmo sostenuto con scelte stilistiche non particolarmente originali. Le assonanze con Manowar e Iron Maiden però non guastano una song dal ritmo veloce e incalzante. Con “Freedom On My Skin” non ci si discosta molto dall’heavy metal tradizionale ma la costruzione della song, molto lineare, ha il pregio di non risultare banale. Di tutt’alta pasta “In The Eye Of The Biggest Storm” che ci riporta in mente i primi Queensryche resuscitandone le atmosfere. Ottimi i cambi di tempo e le scelte melodiche. Gran bel pezzo. Si ritorna al metal sostenuto con “Run But Can’t Hide “, dove chitarre, basso in evidenza e un bel refrain ne fanno la struttura portante. Colpisce meno “Reminiscence”, classica ballad epica dall’inizio soft con voce e chitarra acustica. Un pezzo discreto ma che rimane lì senza particolari picchi. Meglio “Soul Reaper” che, pur partendo con atmosfere delicate, esplode poi nel ritornello, cambia drasticamente registro a metà canzone, per poi ritornare al tema iniziale. La successiva “Cloudwork, epica e solenne con il basso a farla da padrone, si perde nel suo evolversi risultando un po’ troppo monocorde. “Vision” è carina ma questa volta è il refrain a non convincere in pieno mentre il riff portante è quantomeno accattivante. Chiude “Warmongers”, un ibrido Maiden/Deep Purple che funziona dannatamente bene. Ritmata con un tappeto di tastiere a sostegno, senza dubbio la migliore canzone proposta dai Twilight Zone.
Vision Of Freedom è un lavoro volutamente heavy metal old style. Quello che ci domandiamo è: a quale fetta di pubblico è destinato? Il metal tradizionale è già stato sviscerato in ogni sua forma. I Twilight Zone sono sicuramente legati a queste sonorità, ma dovrebbero aggiungere più personalità per evitare di perdersi nel calderone di band clone o presunte tali. Questo lavoro comunque contiene un paio di pezzi ottimi e probabilmente lavorando su quelli e migliorando la produzione il prossimo album sarà decisamente migliore.
Voto: 6,5/10
Fabrizio Tasso