Simpatico e gradevole disco quello di Filippo Tezza, in arte “TEZZA F”. Questo talentuoso polistrumentista italico, invece che contare su una line-up ben definita, preferisce pubblicare lavori come one-man band curando tutti i testi, gli arrangiamenti e le registrazioni. Vantando una discografia di indubbio rispetto, la sua bravura non resta nascosta nemmeno col nuovo “Echoes From The Winter Silence”.
Il genere musicale trattato è il power metal con tinte progressive: in alcuni punti potrebbe richiamare i Dragonforce ma onestamente il paragone che mi sembra più azzeccato è quello con gli americani Theocracy: le accelerazioni, le linee vocali, lo stesso timbro e la struttura delle canzoni dell’album ricalcano un po’ la proposta della suddetta band, senza tuttavia copiarne contenuti o melodie e offrendo dunque una valida alternativa italiana. D’accordo, i Theocracy mostrano un versante progressive più deciso e aggressivo, ma possono talvolta apparire troppo prolissi e inconcludenti. Tezza F, invece, propone partiture forse meno complesse ma anche più amichevoli, rassicuranti, meno intimidatorie: happy metal sì, senza però scadere nel banale.
Devo tuttavia ammettere che la maggiore brillantezza del disco si ascolta nella prima parte, per poi perdere un po’ il punto focale nei brani successivi. Fortunatamente, vi è una massiccia ripresa di stile con la conclusiva suite di 14 minuti: davvero una degna conclusion di un album più che discreto.
Voto: 7/10
Francesco “Grewon” Sarcinella
















