I Sepolcral da Pordenone sono una band di “veterani” esistenti fin dai primi anni ’90, e hanno avuto la loro bella dose di grattacapi a tarpar loro le ali. Cambi di formazione, album di esordio archiviato causa fallimento della ben nota label Nosferatu, periodo di scioglimento, decesso del primo singer… fino alla pubblicazione in digitale del suddetto album di esordio, che ne ha decretato la rinascita. Ora i nostri si ripresentano nella scuderia Time to Kill con un album nuovo di zecca, intitolato “Scourge”. 26 minuti circa di Death/Grind che rispecchiano tutte le loro principali influenze “esteme”. Il risultato è di sicuro interesse per tutti gli amanti della vecchia scuola “novantiana” del suono estremo dentro e fuori le coordinate Metal (tra influssi Thrash, Hardcore e via dicendo). La produzione è ben tarata e scolpita, nonostante la batteria dal suono eccessivamente “elettronico”. Oltretutto, il Death/Grind di per sè non è un genere facile da digerire per chiunque sia propenso alla melodia. Dir male di “Scourge” vorrebbe significare dir male di tutto il particolare sottogenere proposto. Mi limiterò a dire che il disco in questione, seppur risulti un po’ troppo “freddamente elettronico”, è anche prodotto bene e suonato con una certa esperienza e dimestichezza sugli strumenti. Del resto, lascio il giudizio agli appassionati del genere: saranno loro a decidere se il nuovo disco dei Sepolcral è interessante e coinvolgente oppure piatto e noioso. Più di tanto il mio “intelletto” e le mie orecchie non riescono ad arrivarci. Insomma, la sufficienza per la produzione la portano a casa, del resto, fate vobis.
Voto: 6/10
Alessio Secondini Morelli