“The Fall” è il quarto album nella carriera, lunga ben 16 anni, dei Morphium ed è sotto Art Gates Records; devo dire che la loro miscelazione di generi è molto interessante e da la possibilità di essere apprezzata da più generi e a più riprese.
Ci sono passaggi tipici del metalcore, altri tipicamente di industrial, goth su di una base death metal piuttosto melodico; il tutto ottimamente gestito al punto di dare un senso superiore al concetto di “alternative metal”.
La combinazione di growl, estremamente profondo e primordiale, con delle parti melodiche oltre ad essere particolare da un certo appeal veramente speciale. Le chitarre sono devastanti sia nelle parti di riff, che risultano oltremodo granitici, sia nelle parti di soli che restano assolutamente affilati e precisi; persino negli arpeggi che danno una dinamica ulteriore ai componimenti. Un basso super-saturo che si fa sentire in modo assolutamente preponderante; una batteria solida, dinamica e granitica allo stesso tempo e dei synth che si presentano in modo non invasivo. Synth e loop che sono effettivamente di corollario e che danno un riempimento e non risultano invasivi e scomodi.
Il lavoro di post produzione è molto curato, a dimostrazione che dopo le riprese un lavoro ad hoc per miscelare il tutto e dargli una spinta aggiuntiva rende il tutto in modo più che ottimale.
Devo ammettere però che vi sono due tracce che ho capito molto poco, per non dire che non l’e ho proprio capite.
La prima che non ho inteso fino in fondo è la canzone che da il nome all’album e che lo chiude “The fall” che sinceramente se non ci fosse stata non ci sarebbe stata alcuna perdita. L’altra traccia è un interludio “Past” che è un ottimo brano di pianoforte, ma che al suo interno ha dei loop e delle parti che arrivano da una strana registrazione, non so se da radio o da tv e poi processata e volutamente piena di inneschi e di distorsioni per rendere meno capibile le parole. Anche in questo caso se non ci fosse stato questo interludio non se ne sarebbe sentita la mancanza.
andando sulle tracce che mi sono piaciute vi direi senza problemi: “Blacksoul”, la opener “Dance of flies”, “Parasite”, “The truth” e “My Apocalypse”. Come sempre vi invito ad ascoltare l’album e decidere quali sono le tracce migliori per voi.
Concludendo i Morphium hanno dato dimostrazione di essere in grado di dare alle stampe un ottimo lavoro Art gates ha visto giusto di nuovo ed ha supportato, e supporta, una band di livello molto alto e che ha la capacità di far stare più generi e più anime nel loro metodo di comporre. consigliatissimi
Voto: 8.5/10
Alessandro Schümperlin