Dopo tre albums giunge al primo live la Ellis Mano Band, forte del suo sound Rock/Blues Soul-eggiante e relativamente versatile, che guarda ai grandi del genere nell’epoca d’oro che fu. Il documento concertistico in questione si rivela perfettamente realizzato a livello di sound engineering, il resto ce lo mette la band stessa, con la propria musica e il proprio ventaglio di influenze. Le composizioni sono tutte “mascalzone” come l’opening “Whiskey”, hendrixiane come “Forsaken”, movimentate e maledette come “Badwater” oppure rockeggianti come “The Horrible Truth”. Oltre al tiro bestiale d’insieme la band sfodera una performance vocale adattissima e mood-eggiante (anche nelle più acustiche e country “Goodbye My Love” e “Long Road” dove ricorda un po’ lo Springsteen più sentimentale) ed un repertorio di assoli Vaughaniani da parte del chitarrista molto, molto accattivanti per ogni amante della 6 corde. Un bel biglietto da visita fotografato in sede live per una band che, ricordiamocelo, è finita nella playlist di Joe Bonamassa. Blues-maniacs, date una possibilità alla Ellis Mano Band. Se la meritano tutta!
Voto: 7,5/10
Alessio Secondini Morelli