Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
Si intitola “Into The Deep Black” ed è composto da nove brani (uno è strumentale) di Death Metal dal sound molto aggressivo e influenzato da band come Dismember, Morbid Angel Obituary e altri
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
Nasciamo dallo sciogli mento degli Aleph. I quattro Dark Redeemer suonano insieme dal 2005.
Come è nato invece il nome della band?
Abbiamo voluto associare la forza dell’immagine del “redentore”, che associamo tutti a Cristo, al suo opposto.
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
Ne trattiamo di svariate. Dalla religione a testi horror, dall’introspezione all’attualità.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
La potenza e le armonie sopra ogni cosa. E la tastiera, che Giulio fa partecipare alla musica come quasi nessun altro in questo genere.
Come nasce un vostro pezzo?
Da un riff di chitarra.
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
Non si sceglie tra i figli!
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
Dismember, Celtic Frost, Obituary, Black Sabbath.
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
Ci auguriamo di suonare molto, e il più possibile in contesti adeguati. Il momento è quello che è.
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
E’ un po’ prematuro!
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
E’ una scena molto ricca, quantitativamente. Qualitativamente non mi esprimo. Le problematiche temo siano le stesse da quando ne ho memoria: infrastrutture pessime, situazione di perenne nicchia musicale e conseguenti “braccine corte” di chi deve foraggiare il sistema.
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
Siamo al debutto e su internet da pochi mesi: ti sapremo dire.
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
Lo valorizza nella misura in cui le nostre canzoni hanno senso. Se mi mettessi a fare Chris Broderick le ucciderei.
C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
Oh, più di uno. Ma temo non succederà!!
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
Li saluto e li invito a cercarci su internet! Speriamo di vedervi live!
Maurizio Mazzarella