Che cosa dovrei dire su un album come questo… Questa è la terza edizione in cd dell’ultimo lavoro dei ToN pubblicato nel 2007 da Steamhammer-SPV.
Perché dico terza edizione? Ovviamente la prima è quella del 2007, poi c’è stata quella di san valentino del 2008; in cui di fatto abbiamo la copertina non in verde e nero ma in rosso e nero ed oltre al cd “originale” abbiamo un cd in più con alcuni brani live e da live del Wacken 2007(per altro a quel concerto c’ero e fu semplicemente epocale) più il dvd del live del Wacken.
Volendo ci sarebbe anche una quarta edizione, o terza prima di questa, ma è la limiete edition in vinile verde della discografia intera, per altro ad un prezzo proibitivo proprio perché limited edition, in cui troviamo ovviamente anche qeust’album in versione vinile.
Che cosa posso dire in merito alla scelta tecnica? Poco, principalmente perché siamo di fronte alla versione cd+dvd+cdlive del 2008 ma con la copertina nel 2007.
Stessa produzione e post produzione, anche se viene segnalato un remaster; ma soprattutto stesso capolavoro, stesso appeal e stesso feeling di quindici anni fa.
Personalmente mi è difficile parlare di questa band e di questo album, non perché non ne sia capace, ma perché sono una delle pietre miliari della mia formazione musicale e rischio di far parlare di più il fan die hard che è in me.
Seguivo Peter Steele dai tempi dei Carnivore e la sua personale malia e metodologia di composizione è assolutamente fuori dal comune ed indiscutibile.
Cosa notevole, per chi avesse solo la versione del 2007, è il “comparto live” aggiunto dalla traccia undici alla venti. Dimostra sotto ogni aspetto ed oltre ogni dubbio accettabile che i ToN erano una macchina da guerra e che quello che veniva registrato era riproposto senza fatica, e senza sconti, da live. Cosa non da poco nei nove brani da live troviamo una set list tipica dei ToN con brani nuovi, brani vecchi e brani “appena stagionati” che si intersecano in modo assolutamente magistrale e senza alcuna difficoltà. Cosa non comune e non semplice per molte band.
Quali sono i pezzi migliori di questo album? Tutti(a scrivere in questo momento non è il recensore critico ma il fa, lo ammetto) Partiamo da cose come “September sun” o “The profit of doom” piuttosto che “Hail and farewell to Britain” oppure ancora “Halloween in heaven” e così via.
Se ragioniamo dei brani live ovviamente “Black no.1”, “My girlfriend’s girlfriend”, “Christian woman” o “Love you to death”. Ripeto, non posso essere fino in fondo obiettivo, perché dei brani live trovo pezzi della mia giovinezza e per “Dead again” un lavoro superlativo sotto ogni aspetto.
Il problema principale per i Type O Negative fu quello di essere sempre e comunque scomodi per le scelte di campo di Silver e di Steele. Il loro intento era quello di risultare irritanti a chiunque, in pubblico, e questo ha portato per molti anni a considerarli degli scellerati a cui non dare credito. Questo ha fatto si che per parecchio tempo la critica e i nomi delle testate principali li tenessero relegati a “le band che fanno colore e che fanno molto rumore per nulla”.
Per concludere, per chi non avesse la versione del 2008 è un acquisto da fare, altrimenti direi che avete già in mano il “Dead again” che vi serve.
Voto: 9/10
Alessandro Schümperlin