Ci eravamo lasciati solo qualche giorno fa il grandioso concerto degli Alestorm alle spalle ed eccoci nuovamente a fare armi e bagagli per assistere ad un’altra grande kermesse. Questa volta è il mitico Legend Club di Milano a fare da contorno al ritorno in Italia dei magici Twilight Force. L’ultima volta che abbiamo avuto la fortuna di incontrarli fu nel 2017 quando aprirono per i Dragonforce. All’epoca il cantante della band svedese era il grandissimo Tommy “Pezzali” Johansson (attuale chitarrista dei Sabaton) ora a distanza di anni si ritrovano con un altro splendente singer dal nome Allyon (ovvero il nostro orgoglio nazionale Alessandro Conti). Ad accompagnare i nostri eroi troviamo due grandissime band, i finlandesi Silver Bullet e gli americani Seven Spires. Le premesse per un’ottima serata c’erano tutte e inutile dire che sono state mantenute in toto.
Già un’ora e mezza prima della apertura delle porte la coda davanti all’ingresso era già significativa (si è sfiorato il sold out). I Silver Bullet si trovano quindi un locale già pronto e belligerante e dimostrano di essere sul pezzo. Con un bel piglio affrontano frontalmente il pubblico sfoderando subito un impatto deflagrante. Il loro power metal classico ma ottimamente suonato non sarà il massimo dell’originalità ma l’attacco di “Shadow Of A Curse” mette subito in mostra le loro capacità. Soprattutto il singer entra subito nel giusto mood mostrando, con un grandissimo acuto su “She Holds The Greatest Promise”, tutto il suo valore. Molto bravo per tutto lo show anche grazie ad una sezione ritmica devastante ed a una coppia d’asce taglientissime. In più il cantante parla in maniera ottima l’italiano (il nome Bruno Proveschi tradisce evidenti origini) suscitando immediatamente la simpatia del pubblico. I pezzi suonati sono estratti dall’ultimo “Shadow Fall” e dal precedente “Mooncult” e si fanno apprezzare dai presenti che seguono con attenzione la loro esibizione senza lesinare ovazioni. “Forever Lost” chiude, uno show breve ma intenso, tra i tanti applausi. Promossi a pieni voti
Set List: 1. Shadows Of A Curse 2. She Holds The Greatest Promise 3. The Ones To Fall 4. The Thirteen Nails 5. The Witches Hammer 6. Forever Lost
Secondo gruppo ad esibirsi sono i Seven Spires. La loro proposta musicale esula un pochino dal tema della serata (un symphonic metal molto eterogeneo con inserti death metal melodico) ma la nostra curiosità era dettata dalla possibilità di apprezzare la voce di Adrienne Cowan dal vivo. Dopo averla ascoltata come corista degli Avantasia ed essere rimasti letteralmente folgorati dal suo modo di cantare l’aspettavamo al varco. È bastata “Gods Of Debauchery” per far capire a tutti di che pasta è fatta la cantante americana. Paurosa nel growl e nello screaming (aiutata anche dalle vocals del bassista) riesce con tranquillità a passare al cantato pulito (vedi “Oceans Of Time e “Unmapped Darkness”) con una semplicità disarmante. In più la teatralità delle sue mosse e la trasfigurazione del suo viso a seconda di come stia cantando aggiungono ulteriore valore alla sua performance. Le composizioni dei Seven Spires sono certamente più articolate e meno dirette rispetto al power metal classico della serata ma i ragazzi sono strumentalmente un gradino sopra a tante altre band. Adrienne comunque è la punta di diamante, un vero e proprio valore aggiunto. Su “Succumb” si apprezza in tutta la sua bellezza la voce pulita mentre “The Cabaret Of Dreams” ci entusiasma con la loro proposta musicale eterogenea. Chiude “This God Is Dead” in duetto con Kristin Stakey (corista dei Twilight Force). Grandissima band.
Set List: 1. The Wanderer’s Prayer 2. Gods Of Debauchery 3. Oceans Of Time 4. The Cabaret Of Dreams 5. Succumb 6. Unmapped Darkness 7. In Sickness, In Health 8. Dare To Live 9. This God Is Dead
Non mancano che gli eroi fiabeschi della serata, i Twilight Force. Il loro power metal si potrebbe definire come un mix di Rhapsody Of Fire, un happy metal alla Freedom Call (o Trick Or Treat) condito di melodie zuccherose alla Disney. Comunque sia funziona in maniera divina. La loro presenza scenica, con i costumi che identificano i membri della band, aggiunge poi una componente visiva importante. Partenza a tuono con “Dawn Of The Dragonstar” con il pubblico già pronto a sostenere in maniera calda e rumorosa i propri beniamini. Alle, vestito come un guardiano della notte di Game Of Thrones, è il solito istrione capace di avere immediatamente la sala nelle sue mani. Ma oltre a questo è la sua voce ad esaltare le composizioni della band. Simpatia e bravura ci guidano attraverso le varie “Twilight Force”, “Dragonborn” e “Thundersword” (con Conti a brandire una spada sul palco). In più il tastierista Blackwald (alias Daniel Beckman) fa da storyteller introducendo ogni canzone dando continuità alla storia raccontata attraverso la musica dei Twilight Force. Non mancano momenti di ilarità come su “Flight Of The Sapphire Dragon” dove un drago gonfiabile (quelli da piscina per intenderci) viene lanciato sul pubblico e finisce per essere sballottato per tutto il Legend Club. Momento clou anche con “Enchanted Dragon Of Wisdom” che viene scelta da un ragazzo del pubblico portato sul palco e investito cavaliere da Alle. Momento di gloria anche per la corista Kristin che si cimenta, con splendidi risultati, dietro il microfono per “Twilight Horizon”, una delle più antiche composizioni del combo svedese. “At The Heart Of Wintervale” chiude prima dei due splendidi bis (“Blade Of immortal Steel” e “The Power of The Ancient Forest”) che portano ad un’esaltazione collettiva dell’intero locale. In effetti i fan presenti non hanno mai smesso di incitare, applaudire e riversare il proprio affetto ai Twilight Force.
Si conclude quindi nel migliore dei modi una serata che potremmo considerare perfetta. Le band poi si sono concesse per foto e autografi fino a tarda sera dimostrando una cortesia e un grande attaccamento ai loro sostenitori. Non ci resta che ringraziare il Legend Club (sempre disponibili e professionale nei nostri confronti), la Truck Me Hard per aver organizzato tutto nei minimi dettagli e averci consentito di godere di questa magnifica serata. In ultimo tutte i membri delle band coinvolte per la bravura sul palco e la gentilezza dimostrata nell’after show.
Set List: 1. Dawn Of The Dragonstar 2. Twilight Force 3. Dragonborn 4. Thundersword 5. Flight Of The Sapphire Dragon 6. Enchanted dragon Of Winsdom 7. Winds Of Wisdom 8. Twilight Horizon 9. At The Heart Of Wintervale 10. Blade Of Immortal Steel 11. The Power Of The Ancient Forest