Flashback, questo il titolo del nuovo album di inediti, per una delle più inossidabili band europee, gli Scarved. Ci sono voluti quattro anni per ascoltare il seguito dell’acclamato Lodestone, del 2017 appunto. Il sodalizio che li lega anche per questa terza uscita, alla greca Sleasy Rider Records, evidentemente funziona molto bene. La band capitanata dalla grande singer Caro e dal chitarrista Luc Van Dessel, che da sempre è un’assoluta garanzia in campo heavy rock, nonostante il cambio di line up che è avvenuto durante la loro assenza discografica, non ha minimamente scalfito l’impatto e la qualità della loro proposta musicale. La band è nota per avere all’interno del proprio sound un irresistibile groove hard n’ heavy puro. I brani contenuti in Flashback, sono dichiaratamente concentrati sul sempre grande old school hard rock puro, dove le influenze settantine e soprattutto degli anni ’80, si fanno sentire in modo preponderante. Grazie alla calda e spettacolare voce di Caro, i brani assumono anche un tono particolarmente catchy ma allo stesso tempo possente e sensuale, come nel caso dell’iniziale Fly, primo estratto di questo nuovo tassello della band belga. Quello che colpisce e che è diventato un marchio di fabbrica della band, è quel groove maledettamente irresistibile come quello che si può ascoltare sulla title track Flashback, dove viene fuori in tutta la sua essenza. Un altro fattore che mantiene attivo e sempre attento interesse verso questa realtà è il suono, chiaro, potente, suonato e prodotto veramente in modo eccellente. Ogni canzone è sempre pronta a donare energia a non finire, dove Schizofrenic, Nightshift e Poison Kiss, oltre a quelle già citate sono dei chiari esempi di come la musica deve essere suonata per passione. La parte heavy metal degli Scarved esplode nella fantastica Head Over Heels, dove tutta la band da prova di essere compatta e unita in uno dei brani più belli di questo scintillante Flashback. Con Rising Soul si può per l’ennesima volta capire perché la voce di Caro è una delle migliori voci in ambito hard rock che si può trovare al giorno d’oggi. Convincono anche quando decidono di metter su una semi-ballad, Lost In Space, dove viene fuori il lato più sensibile e intimo della band. Si ritorna in maniera più che ruggenti con la granitica e pompata Lockdown , altro esempio di come la band mette il cuore nelle loro composizioni. Ultimo brano a chiudere l’album è Catch Me Offline, canzone che richiama le migliori produzioni americane degli anni ’90, sempre in ambito hard rock/metal. Flashback si è fatto attendere, ma ogni singola nota dei dieci brani presenti in esso, li ripaga nel modo più assoluto di tutti i sacrifici che sono sati fatti da questi musicisti di assoluto rilievo artistico.
Voto: 9/10
Sandro Lo Castro