Forse non conosciutissimo, Marco Mendoza è un musicista che vanta un curriculum davvero invidiabile fatto di Thin Lizzy, la band che lo ha fatto conoscere, Whitesnake, Journey, Ted Nugent e The Dead Daisies, oltre a decine di collaborazioni importanti.
E’ evidente che siamo di fronte a un vero professionista del basso, con una esperienza vastissima e una capacità notevole. Dal punto di vista compositivo, devo dire, mi sarei aspettato qualcosa di diverso, di meno scontato, anche se era probabilmente questo l’obiettivo di Mendoza, che sta girando i palchi di tutto il mondo con il suo rock’n’roll sporco, certamente sbilanciato verso la parte hard di diretta derivazione seventies, ma con un timone sempre orientato al blues, che pare il suo retroterra migliore.
La copertina (ne abbiamo viste di migliori) è sullo psichedelico, ma non riflette, a mio avviso, il contenuto del disco perché “New Direction” non ha questa caratteristica, ma sembra costruito per essere trascinante live. Dicevo che il disco è certamente buono, ma mi sarei aspettato qualcosa in più come idee.
Il team che lo ha prodotto, infatti, è di primissimo livello, a cominciare dal produttore (emergente) Soren Andersen, che ha registrato il disco nei suoi Medley Studios a Copenhagen. Un sodalizio già rodato, che aveva prodotto ,“Viva La Rock” nel 2017 in cui si delineavano già i presupposti di questo disco che stiamo analizzando.
Anderson si occupa anche delle chitarre e tastiere, mentre Mendoza disegna trame straordinarie al basso, c’è il chitarrista dei Gun Tommy Gentry in alcuni brani e alla batteria si alternano Morten Hellborn (Electric Guitars) and Allan Tschicaja (Pretty Maids) per una band all-star.
Sirene della polizia introducono “Take It To The Limit” : il rock’n’roll scorre, ricordando un tempo che è passato, con un ritornello anni settanta-ottanta, che si affaccia spesso nel susseguirsi dei brani, come nella successiva “I Just Can’t Get Over You”. La voce di Mendoza è molto adatta a questo genere e “Light it up” mette assolutamente in mostra la sua grande classe al basso, come è scontato che sia. Una prima pausa al rock’n’roll duro arriva dalla ballata “Walk Next To You “, mentre “Shoot For The Stars” è un brano molto suggestivo per l’orchestrazione generale e l’assolo di una chitarra slide che potremmo attribuire all’ospite Gentry dei Gun.
Il tempo scorre all’indietro anche “All That I’m Living For” grazie a un riff che sicuramente deriva dall’attività di Mendoza con i Thin Lizzy. E’ decisamente facile il ritornello di “Free Ride”, con un impianto hard rock molto vibrante, mentre “Can’t Explain It” dimostra come il blues sia davvero una influenza sempre presente in questo “New Direction”, sensazione confermata da “Scream and Shout”, dove la voce calda di Mendoza si sposa egregiamente con questo tipo di musica. Un discorso a parte merita la title-track, che sembra spargere un messaggio di coraggio e ottimismo, con la ricorrenza delle parole peace & love e un mood orientale, con un sitar a fare da sottofondo a una bella song.
Voto: 6,5/10
Massimiliano Paluzzi