Ho conosciuto i Diamond Black per puro caso: mi trovavo al concerto dei The Birthday Massacre (una band canadese synth-rock che seguo sin dai tempi di MySpace) e ancor prima del gruppo spalla annunciato si è esibito questo trio di energici musicisti. Non li avevo mai sentiti nominare prima, ma vederli e sentirli suonare è stato davvero un torrente di emozioni che sono facilmente riscontrabili nel loro EP d’esordio, Dark Anthems, pubblicato appena due settimane fa e di cui sto ora scrivendo la recensione.
Prima di tutto, il genere trattato: loro si definiscono “dark rock” e “alternative rock” e la definizione diciamo che calza: per i profani, possiamo accostarli al gothic rock degli H.I.M. e al pop-rock malinconico dei The Rasmus, ma vi sono anche alcuni inserti progressivi che mi hanno ricordato i lavori più melodici dei gloriosi Sentenced, e la cosa non poteva che farmi piacere. Il sound generale è comunque unico, e le canzoni sono cinque inni struggenti e laceranti, in grado di aggrapparsi all’animo di chiunque li ascolti a cuore e mente aperta.
I pezzi che compongono l’EP sono inoltre contraddistinti anche graficamente da una “runa”, mostrata sulla cover dei singoli acquistabili sul loro Bandcamp (non saprei dirvi di Spotify dato che non lo uso) e da una tonalità di colore ben specifica (siamo sul range del viola/blu): questo dona una sorta di “aura” a ciascuno di essi e li rende memorabili e impressi nella corteccia cerebrale già dopo il primo ascolto. Risulta assai difficile dover scegliere un brano preferito: il livello è altissimo in ogni traccia e sebbene siano tutte canzoni con un sottofondo di malinconia, ognuna rappresenta uno stato d’animo diverso e dato il corto minutaggio del lavoro non si riesce mai a saltare una traccia. Devo tuttavia citare il singolo “In Venom”, che vanta la presenza di una collaborazione illustre: Chris Harms dei Lord Of The Lost, che duetta in maniera sublime con Ben Christo, cantante e chitarrista dei Diamond Black. Si, avete capito bene: si tratta di una formazione al suo primo EP ma composta da musicisti navigati e dal brillante curriculum: sia Ben che il batterista (Vincent Velazco) suonano in altri gruppi storici: il primo nei The Sisters Of Mercy e il secondo nei Pendragon. Il batterista, inoltre, è membro fisso nel gruppo visual kei Esprit D’Air oltre ad aver collaborato con Gus G. e diversi altri artisti di immenso spessore. Il suo drumming in “Dark Anthems” è massiccio e vigoroso, preciso e progressivo ma senza perdersi in inutili virtuosismi fini a loro stessi. Non ho citato Adam il bassista, forse meno conosciuto a livello musicale ma degno di nota in quanto non solo suona il basso, ma gestisce tutte le grafiche, i video e il merchandise del gruppo. Il singolo apripista “Fall Into The Silence”, invece, è stato realizzato in collaborazione con l’eccellente Chloe Ozwell dei Sister Shotgun e al termine dell’EP viene riproposto tramite un remix realizzato proprio dai The Birthday Massacre citati a inizio recensione.
Che dire, mi sono dilungato per un breve EP più di quanto abbia fatto per altri full length: questo dimostra quanto davvero valga questa nuova proposta, che non mi vergogno di definire come la più bella scoperta di questo 2025. Spero davvero di poter ascoltare un full length dei Diamond Black quanto prima, perché se le premesse sono queste, ne vedremo davvero delle belle.
Voto: 8,5/10
Francesco “Grewon” Sarcinella
















