di Salvatore Mazzarella
È un periodo molto prolifico per Antonio Polidori, deus ex machina dei Tony Tears: nel giro di due anni siamo al terzo album, il secondo come Tony Tears “solista”, immediatamente a ridosso del successo riscosso con lo splendido La Società Degli Eterni. Il titolo, già annunciato sui social, è il suggestivo A World Without Soul e la sua pubblicazione è praticamente imminente!
In attesa di analizzarne approfonditamente i contenuti, con una recensione puntuale e una successiva intervista che cercherà di svelarne i suoi segreti (quelli svelabili…), abbiamo sentito l’artista genovese per offrire ai lettori un’anteprima di quello che si rivela essere l’ennesimo album che lascerà il segno nel panorama del darksound tricolore, quello vero e non presunto…
Un nuovo album solista e il ritorno della propria etichetta
Ormai da qualche settimana, forse più, hai annunciato sui tuoi canali social la pubblicazione di una nuova release “Tony Tears” in versione solista. È di questi giorni la notizia di una definizione della data di uscita… Vogliamo brevemente ricapitolare le fasi della sua realizzazione in studio e lo sviluppo delle varie situazioni logistiche che accompagnano l’uscita di un nuovo lavoro?
Ciao Salvatore, ciao a tutti. A quasi un anno dall’uscita dell’album “collettivo” La Società Degli Eterni, sta per uscire A World Without Soul, l’album “più solista” di Tony Tears. Questo perché avevo le idee chiare già da diverso tempo sul suo indirizzo stilistico, sul concetto filosofico, tutto… Da lì a creare i brani e metterli per inciso è stato facile!
Un altro passo in avanti per la velocità nell’uscita dei lavori a nome Tony Tears “più solista” è, d’ora in poi, la rinascita della mia piccola etichetta discografica ufficiale: parlo della TAR (Tears Alchemy Records), nata nel 2016 e che, dopo un album (Vortice), un DVD di videoclip amatoriali (Visions) e la ristampa della prima demo dell’88 (Strane Sensazioni), si fermò per una lunga serie di motivazioni. Oggi la TAR è rinata su consiglio di Entità con un nome magico e potente, ovvero TASAR (Tears Alchemy Studio And Records).
La TASAR è risorta dalle sue ceneri solo ed esclusivamente per il progetto Tony Tears; tuttavia, non è escluso che in futuro possa produrre qualche band o artista meritevole, ma quest’ultima cosa per ora è solo un’idea. Ero stufo di dover attendere per l’uscita dei miei lavori “più solisti” tempi maggiori di quelli che mi prefissavo. Non tanto perché non ho pazienza — anzi, ne ho avuta sempre fin troppa — ma ritardare anche di pochi mesi un album vuol dire (di conseguenza) ritardare gli album della band di altrettanti mesi, che poi sono quelli a cui tengo maggiormente.
Ora, grazie alla mia etichetta rilanciata definitivamente ed ufficialmente, ho il controllo totale e diretto su tutto me stesso e non rischio più uscite in tempi cosmici, né brutte sorprese negli artwork (dovendo rispedire il tutto ai relativi mittenti e far rifare i lavori… purtroppo è capitato). Basta, e menomale!
Il concept di A World Without Soul
Il titolo, così come il concept, è abbastanza forte e conseguenza delle tue percezioni ed esperienze esoteriche. Anche in questo caso, te ne chiedo una rapida descrizione.
A World Without Soul è una logica conseguenza della mia situazione mentale dopo che passai in quello che io chiamo il “periodo Pains”. Dopo quel periodo per me doloroso, seppur ne uscii, percepivo che se una persona avesse un qualsiasi progetto o intenzione costruttiva e comunque positiva, veniva subito risucchiata da qualcosa di negativo, ambiguo, sfuggente… Come un siero invisibile ma nefasto, la cui presenza era percepibile anche nello sguardo rassegnato delle persone.
Quando si fa molta pratica magica/esoterica, si diventa molto empatici, pure troppo, e certe cose si sentono… Quando approfondiremo i contenuti del lavoro vi svelerò i dettagli delle mie percezioni, che trovano riscontro nelle profezie apocalittiche di San Giovanni. L’anima del mondo è in coma, ma ha una grande alleata che, fino al giorno in cui si riapproprierà di ciò che è suo, cercherà di lottare: la natura! Credimi, è difficile spiegare ciò che è dettato dall’Oltre, ma ne riparleremo…
Musicalmente, oltre a mantenere il nostro classico darksound italiano, l’album sarà permeato da una certa vena dark/wave gotica (cosa che mancava in maniera totale negli album dei Tony Tears…) e i riff, oltre a essere dark metal, avranno un ché di deathrock, genere che ultimamente sto consumando. Sicuramente, A World Without Soul è tanto completo quanto particolare, quasi indefinibile, secondo me.
L’artwork come specchio del concept
Anche l’artwork è abbastanza particolare…
Sì, è ciò che sento e vedo. L’unica vera vecchia spiritualità nel mondo, ciò che viene considerato “male”, cioè il Dio caprino, che in realtà è il Dio della Natura. Esso sta osservando il mondo, è perplesso e ha una tunica bianca (la mia vera tunica bianca che uso per alcuni riti magici). Sembra indeciso sul voler maciullare definitivamente il mondo oppure concedergli ancora qualche timida possibilità. Però quest’anima sembra pronta a prendere una decisione da un momento all’altro ed è lì ad osservare, con fumo e nubi intorno.
È chiaro che il Dio in copertina è l’anima del mondo. Infatti, è un Dio al di sopra della natura stessa. Questo Dio è ciò che dalla Chiesa è stato sempre denominato Satana e il male, ma che in realtà è puro (tunica bianca), il vero bene. In realtà lui vuole spazzare ciò che lo rende perplesso, cioè il vero male generato dagli esseri umani. L’anima del mondo potrebbe essere il fumo bianco che fluttua, se pur distante dal mondo, ma il Dio in copertina è il collante: questo è un arcano che lascio a chi osserva la copertina. Anche qui ho molto sintetizzato.
Tony Tears: band e progetto solista
Mi ha sempre colpito il fatto che tu abbia deciso di mantenere lo stesso monicker “Tony Tears” anche per le tue produzioni solistiche. Ricordiamo quali sono le peculiarità dei due progetti e come si differenziano mood e fase compositiva!
Il fatto di mantenere lo stesso moniker è dovuto semplicemente al fatto che effettivamente sono la stessa cosa. Come detto già in tante altre interviste: le lievi differenze sono solo in fase di post-produzione. “Il solista” è tale perché gli album sono totalmente registrati da me, con l’aggiunta, non sempre, di qualche ospite più o meno fisso (come ad esempio il mio cantante David Krieg).
In più, “il solista” ha una produzione e un suono che richiamano un po’ il vecchio darksound italiano, ma i riff funerei o hard’n’heavy oscuri non mancano mai. Infine, molte canzoni strutturalmente vengono concepite prima con la tastiera synth e poi tutto quello che è hard’n’heavy oscuro viene aggiunto come fosse un vero e proprio brano “cantabile”. I brani sono a volte più lunghi, ma il tutto si complementa perfettamente con la band.
Prolificità e progetti futuri
Il periodo post-pandemico ti vede artista molto prolifico e questo non può che farci piacere! Le tue considerazioni…
Non me lo so spiegare neppure io. Però devo dire che aver attraversato il periodo “Pains”, poi il Patto che iniziò qualche anno fa, ecc., sono tutte cose che hanno portato all’ottenimento e alla riuscita di tutto quello che mi ero prefissato: è fantastico! Non so cos’altro aggiungere a riguardo.
Sicuramente è anche merito mio (e della band, non scordiamocelo mai… ho delle grandi persone al mio fianco!) ma c’è qualcosa dietro tutto questo. In questi ultimi cinque anni penso di poter dire che i Tony Tears siano stati la band (considerando anche il progetto solista) più prolifica in assoluto. Ma anche senza fare paragoni con altre band, è persino strano esserci riusciti con tutti i casini successi… Deve far riflettere!
Prossime mosse della band
In attesa dell’imminente pubblicazione di questo lavoro e di una conseguente chiacchierata più approfondita, non possiamo fare a meno di chiederti sul fronte Tony Tears “band” quali saranno le prossime mosse.
Pochi mesi fa abbiamo suonato in quello che sarà sicuramente il festival dark/doom metal dell’anno, ovvero l’Ars Metal Mentis Festival, tributo all’amico e grande artista Mario “The Black” Di Donato (R.I.P.). Inutile dire che è stata una gran bella serata (…e a detta di tutti è stata la miglior esibizione di sempre dei Tony Tears)!
Ci sono inoltre nuove date in ballo, però stiamo aspettando di definirle al 100% prima di annunciarle. Sul fronte discografico stiamo iniziando a lavorare sul nuovo album, che a grandi linee parlerà della neutralità tra Bene e Male, di come la Magia sia entrambe le cose e che indirizzarla dipenda da noi; le stesse sorti avrà di riflesso l’umanità. Sarà un concept ben più profondo di quanto possa trasparire da queste parole!
Lasciami dire che sono fortunato anche ad avere una band di persone serie e appassionate con cui realizzarlo. Quindi, grazie a David Krieg, Flux Moortis, Wally Ache, Luca Lucchini. Ho iniziato a creare le prime canzoni e siamo già a quattro potenziali brani chitarristici pronti.
Nel frattempo, grazie Salvatore, a te, tuo fratello e a tutti i lettori di GiornaleMetal!
Stay Doom!
















