Per chi conosce gli Aborym ed il loro percorso artistico, questo libro rappresenta una vera testimonianza del culto di un artista, Fabrizio Giannese in arte Fabban, che ha fatto della musica l’essenza della propria vita. Un percorso che nasce dai Funeral Oration, una band che resterà per sempre nei cuori dei metallari dell’epoca, in particolare coloro di matrice ionica. Perchè da lì si sviluppa il percorso che ha poi portato Fabban a dar vita agli Aborym, che esordirono con Kali Yuga Bizarre, un capolavoro edito da Scarlet Records, seguito da un disco che rasentò la perfezione quale Fire Walk with Us con uno straordinario Attila Csihar dietro al microfono. Una band che anche dal vivo diede lezioni di grande arte musicale, con i loro concerti che erano un vero e proprio evento. Il libro è scritto in modo eccellente, Mariano Fontaine scrive in modo maniacale tutto il percorso di questa band che ha certamente lasciato il segno, evolvendosi costantemente, sperimentanto e spaziando con suoni all’avanguardia e con canzoni stupefacenti. Il testo colpisce perché ripercorre tutta la vita di Fabrizio Giannese, dalle origini, parlando inizialmente del territorio dove è nato, Taranto. Una città martoriata da quella che tanti anni fa si chiamava Italsider ed ha costretto la sua popolazione tra scegliere tra il lavoro e la vita. I quartieri dove ha vissuto, le strade, la scuola, i compagni di vita. Con foto particolarmente indicative. Non viene tralasciato nulla al caso. C’è anche la storica locandina della data che gli Aborym tennero a Massafra in provincia di Taranto. I primi strumenti, i primi dischi, i primi demo. Se si vuol capire cosa c’era dietro gli Aborym, ecco, Mariano Fontaine ha messo in un libro particolarmente capiente tutto ciò che è necessario sapere. C’è tutto il percorso artistico di Fabban e la sua evoluzione che è giunta a Hostile, ormai datato 2021. Sul resto, è opportuno acquistare il testo per avere un quadro completo di quanto descritto, perché il verbo degli Aborym va vissuto a 360°. Solo un consigli: ristampate i primi tre album, assolutamente seminali.
Voto 10/10
Maurizio Mazzarella