“La linea di confine tra conscio e inconscio è in gran parte determinata dalla nostra concezione del mondo”. Carl Gustav Jung
Questi due anni appena passati a causa di una pandemia globale hanno congelato il mondo per come lo abbiamo conosciuto fino a quel febbraio del 2020 e solo ora lungo questo ottobre 2021 la situazione (merito dei vaccini e dei protocolli sanitari) si sta normalizzando.
Come tutti i settori che abbracciano i più disparati rami della nostra esistenza anche la musica si è dovuta adattare all’Emergenza Globale.
Ecco quindi in questi mesi il fiorire di live album senza pubblico (Lacuna Coil – Live From The Apocalypse), il live antologico registrato in studio anche su supporto video dei Pineapple Thief (Nothing But The Truth) e sempre per la grandissima KSCOPE esce questo progetto di una della band di spicco del genere Progressive mondiale insieme agli Haken, Leprous e Between the Buried and Me: i Tessaract.
La band già nel suo nome si distingue per la sua indole di ricerca, sperimentazione e profonda consapevolezza del proprio viaggio attraverso i meandri di Prog Metal nel contesto attuale e contemporaneo.
Quest’ultimo fattore è fondamentale per comprendere al meglio questa band e soprattutto per ragionare sulle possibilità e circostanze che portano alcuni grandi nomi della scena (i cosiddetti “mostri sacri” del genere) a perpetuare anno dopo anno la stessa e ormai vuota proposta.
L’essenza primaria di un artista non è nel produrre in batteria a ripetizione la formula Disco/Tour…per quello ci sono già band totalmente estranee al significato artistico e ormai in mano ai grandi colossi dell’industria discografica.
Non ha alcun significato, se non per un mero interesse economico, il proporre per 20-25 anni la stessa formula. Senza i giusti input un artista – a maggior ragione PROG – non può filtrare attraverso la sua sensibilità il mondo che lo circonda, la Contemporaneità.
Torniamo ai Tessaract…band che al contrario di diverse nuove leve atte a pavoneggiarsi sulla mera tecnica e su mediocri imitazioni dei Dream Theater, ci ha proposto fino dal suo primo album One un approccio Djent, ma anche di base profondamente Prog.
La band nel Dicembre del 2020 si è avventurata in questo progetto chiamato Portals…un’esperienza unica per i fan e per gli amanti delle arti visive.
Portals è un connubio del meglio della discografia della band con effetti visivi e cinematografici,il tutto diviso in capitoli.
Nella tracklist troviamo alcuni dei loro pezzi più rappresentativi: la stupenda e strutturata Concealing Fate Parts 1, 2 & 3, la delicata e prog di assoluta qualità Beneath My Skin / Mirror Image, le superlative Juno, Dystopia, Nocturne (davvero un pezzo da antologia del prog metal contemporaneo).
La band a livello di produzione è al top assoluto, gli strumenti sono perfettamente bilanciati nel mix e i suoni sono a un livello nettamente superiore alla media.
I suoni e le sonorità sono “naturali”, ma moderne…non c’è quella patina di “plug-in” e preset che tanti dischi ai giorni nostri purtroppo hanno. Dall’altra parte i Tessaract sono una band che si può permettere studi di registrazione super-professionali, fuoriclasse in sede di ripresa/mix/master e non ha problemi di tempo per la rifinitura dei pezzi sia in studio che in scrittura e arrangiamento.
E’ una band professionista a tutti gli effetti e sono artisti che si distinguono. Sono l’esemplificazione del fatto che non basta avere un computer moderno e uno studio con suoni blasonati “copia e incolla” per fare un album di alto livello.
Una produzione di questa caratura è eccezionale e finalizza all’esposizione del contenuto.
Quello che fa la differenza sono le idee, l’altezza artistica, la professionalità profusa e soprattuto il rispetto per la contemporaneità della proposta. Essere riflesso dei tempi in cui viviamo…non c’è alcun senso artistico nel riproporre formule adottate 50 anni fa e ormai non più “vive”…
Portals ci porta la band al suo meglio con il suo meglio e accompagnata da uno step in più rispetto alla sola musica…si parla di un binomio di arti figurative e musica in un contesto al top di quanto di meglio possiamo pretendere dal 2021.
L’edizione del disco è corredata da Blu-ray & DVD con l’intera performance e i behind the scenes.
Questo come altri progetti citati all’inizio sono quello che gli artisti veri dovevano fare in un periodo così singolare come la pandemia globale. Anche e soprattutto nei momenti come questi l’artista modifica il suo modo di rapportarsi con il mondo e in questo caso con i fan, per produrre qualcosa di innovativo.
Disco assolutamente consigliato per tutti coloro che vedono l’Arte come un corpus unico senza frontiere e limiti di genere e interpretazione.
Alla fine l’umanità è un’unica grande famiglia ed è giusto che i musicisti rispecchino questa forza e desiderio d’essere uniti, soprattuto in questi lockdown che ci dividono e ci isolano.
“Non c’è dubbio che è intorno alla famiglia e alla casa che le più grandi virtù della società umana si creano e si rafforzano”. Winston Churchill
Voto: 9/10
John Sanchez