Gli austriaci Heathen Foray provano con il loro “Oathbreaker”, uscito per Massacre records, a portare avanti il viking/pagan dei primi anni 2000; miscelando stilemi tipici di Amon Amarth, Ensiferum, Insomnium ed affini con alcune accortezze sonore odierne e inserendo non solo testi in inglese ma anche in tedesco.
La dinamica sonora è la stessa delle band proposte, con come accennato, con delle variabili più power viste certe cavalcate di batteria da un lato, e dall’altra evitando di ricalcare al 100% le band di cui sopra; per cui non sono così presenti flauti, bagpipes ed affini, ma troviamo cori epici, dei synth che fanno da cornice e talvolta non sono così presenti e growls a non finire.
Ovviamente si deve ragionare della doppietta di chitarre che fanno da fulcro e del basso percepibile, ma non troppo.
Produzione alta e di livello molto buono, ogni strumento si sente, da quelli elettrici a quelli elettronici passando per le voci. Nulla da dire, dopo tutto essendo al sesto album hanno imparato le finezze da applicare.
La scelta di alternare testi in tedesco a testi in inglese, ha il suo appeal, ma non è determinante fino in fondo; come certe cadute di stile “riproposto male” vedi la canzone sull’amore per la birra o quella sulla “fierezza del guerriero e della spada”. Diciamo che l’album nel suo complesso si fa ascoltare, è godibile, ma non credo che possa essere la rivoluzione del viking/pagan e che con questo lavoro possa risorgere dalle ceneri il genere e tornare ai “fasti” di circa 10-15 anni fa.
Se da un lato l’album da saltellare, ed è sornione nel suo complessivo, purtroppo non incide molto e, dopo poco, va via dalla mente. Un peccato.
Se vogliamo un attimo tirare le fila, l’album si fa ascoltare, ci sono dei punti interessanti come la opener e titletrack “Oathbreaker” o “Ahnenreih”, ma altre canzoni risultano ripetitive e poco incisive; come già detto dispiace, visto che hanno delle capacità interessanti, ma sembra che o abbiano paura di andare oltre o che quello che fanno li appaga già abbastanza al punto di non cercare di evolvere. Purtroppo gli Heathen Foray se sono nella seconda delle mie ipotesi di cui sopra, usciranno difficilmente dal calderone del “già sentito” e del calderone del “mi ascolto altri, ma questi se capita un ascolto glielo faccio avere”.
Voto: 6/10
Alessandro Schümperlin