L’etichetta (Massacre Records) e l’artwork di copertina lasciavano presagire un disco davvero interessante, tanta era la curiosita’ di ascoltarlo, purtroppo le aspettative sono rimaste tali.
Non che il disco sia brutto, anzi l’ascolto e’ piacevole e scorre via bene, ma questo “Dreamland – Behind The Shades” non aggiunge niente di nuovo a quanto fatto in precedenza dalle svariate “symphonic-power female band” che oramai saturano il mercato discografico.
I Deep Sun sono una band svizzera musicalmente affine a band quali Royal Hunt, Nightwish (quelli di “Angels fall first” e “Oceanborn”) ed Edenbridge.
La similitudine maggiore l’ho trovata proprio con questi ultimi, vista -anche- la forte “somiglianza” vocale tra la cantante Debora Lavagnolo (Deep Sun) e Sabine Edelsbacher (Edenbridge).
Basti ascoltare “Killer in a Dream” o “Secret Garden” per rendersene conto. Personalmente ho fatto una grossa fatica a trovare delle differenze tra i Deep Sun e gli Edenbridge. Se non avessi saputo cosa stessi ascoltando, a precisa domanda “chi sono ?”, avrei risposto ad occhi chiusi “Edenbridge !”.
Tra i brani che piu’ mi hanno convinto, segnalo “Living the dream” e “Mitternachtstanz”, quest’ultima e’ una celtic-folk song (cantata in lingua tedesca) dal ritornello danzabile: me la sono immaginata ballando intorno ad un fuoco, in occasione di una festa medievale a Monteriggioni (Siena).
Come per tutte le band del genere, non poteva mancare (e non avevo dubbi !) il classico duetto tra voce femminile e cantato maschile in “growl”: “Hands In Anger”, traccia sugli scudi, in virtu’ di un bellissimo ritornello.
Da segnalare la bella copertina in stile “Tim Burton”, che rappresenta al meglio questo concept album in cui si narra la storia di una ragazza che finisce per sbaglio in un mondo parallelo, per una sorta di remake di “Alice in Wonderland” (quello di Tim Burton ovviamente).
Concludendo, una storia (quella narrata nel concept) e una proposta musicale non particolarmente originali, disco che si lascia ascoltare senza infamia e senza lode.
Questo “Dreamland / Behind The Shades” scorre bene lungo il suo minutaggio (anche per via della breve durata, circa 3/4 d’ora) senza particolari sussulti.
Voto: 6,5/10
Stefano Gazzola