Era dall’anno scorso che aspettavamo questo mini festival con la creme dell’hard rock melodico italiano. Alla possibilità di poter gustare band del calibro di Edge Of Forever, Hell In The Club, Speed Stroke, Wheels Of Fire e Sandness si è unita la possibilità di poter rivedere tanti amici appassionati del genere come non succedeva dai tempi dell’ultimo Frontiers Rock Festival. Ci spostiamo quindi in quel di Mantova per raggiungere l’Arci Tom. Non eravamo mai stati in questo locale e dobbiamo dire di esserne stati favorevolmente impressionati. Locale ampio, personale gentilissimo e la sala del palco molto ben strutturata, con un buon impianto audio ed un eccezionale impianto luci. Certamente ripartire dopo tutto questo tempo con un festival di 5 band non deve essere stato facile ma, a parte un leggero ritardo sull’inizio, l’organizzazione è stata all’altezza della situazione.
SANDNESS
L’onore e l’onere di aprire questa kermesse spetta ai Sandness, super trio da Rovereto. La band ha esordito su cd nel 2013 ed il loro fiore all’occhiello è sempre stato le adrenaliniche performance on stage. Questa sera non saranno da meno regalandoci, nel loro breve set, la giusta carica per affrontare il festival. Apre le danze la potente “Tyger Bite” subito bissata con “High Tide” (super singolo, uscito da un paio di mesi fa, che fa da apripista per il nuovo album “Play Your Part”, in uscita tra un paio di settimane). La band è in palla, il dualismo alle vocals di Mark (basso) e Robby (chitarra) è splendido, come la coesione con Metyou (batteria). Le tante date affrontate dal gruppo hanno cementato l’intesa tra i membri della band rendendo il loro spettacolo di impatto ed estremamente divertente. L’unica nota dolente sono stati i suoni (che durante la serata miglioreranno sensibilmente) ma la carica dei tre ragazzi lo ha sicuramente fatto passare in secondo piano. Chiudono il loro set con la notevole “No Filter” (altro brano inedito che sarà nel prossimo album) e le meravigliose “Alive & Kickin’” e “Radio Show”. Prova di valore per i Sandness che non deludono mai le aspettative.
Set List: 1 Tyger Byte 2 London 3 HighTide 4 No Filter 5 Alive & Kickin’ 6 Radio Show
WHEELS Of FIRE
Che bravi sono i Wheels Of Fire! Ci è capitato sovente di assistere agli show della band, ma questa sera, sarà per la location, sarà per l’atmosfera che si è venuta a creare, pensiamo di aver assistito alla loro miglior performance. Dave “Rox” Barbieri come al solito è il mattatore della serata, ma non sono da meno i suoi fidati scudieri che contribuiscono a costruire un live fatto di incredibile coinvolgimento emotivo. L’album più gettonato risulta essere l’ultimo “Begin Again” (del 2019) con le varie “Lift Me Up”, Scratch That Bitch “Tonight Belongs To You” e “Done For The Day” che ci investono con il loro groove trascinante figlio di un hard rock di bonjoviana memoria (quando i Bon Jovi erano fighi). Non mancano i loro pezzi storici come “Hollywood Rocks” dal loro primo lavoro (del 2010) e la finale “Pain” (da”Up For Anything”, del 2012). Performance impeccabile ed emozionante dalla prima all’ultima nota. Grandissima band!
Set List: 1 Another Step In The Dark 2 Lift Me Up 3 Scratch That Bitch 4 Done For The Day 5 Hollywood Rocks 6 Tonight Belongs To You 7 Pain
SPEED STROKE
Abbiamo sempre sentito parlare delle funamboliche prestazioni on stage degli Speed Stroke e per la prima volta ce li siamo trovati di fronte. Che dire? Quello che si dice di loro risponde pienamente alla verità. La band possiede una carica e una presenza scenica dirompenti. I loro pezzi sprizzano adrenalina da tutti i pori grazie alle chitarre super taglienti e alla sezione ritmica che viaggia come un treno in corsa. In più Jack (il singer) è davvero indemoniato, non sta fermo un secondo, ma anche il resto dei suoi compagni non è da meno. Trascinante la versione di “Scene Of The Crime”, ottimi i cori, e straordinaria è l’enfasi nel riprodurre le varie “The End Of This Flight”, “From Scars To Stars” e “Demon Alcohol” ci hanno pettinato per benino. “Soul Punks” poi è un’esplosione di energia e potenza, si rallenta solo con la power ballad “No Love” ma è solo la calma che precede la tempesta perché la finale “Believe In Me” viaggia come un treno a tutta velocità. Gli Speed Stroke sono una band incredibile dal vivo, non fateveli scappare, divertimento assicurato.
Set List: 1 Heartbeat 2 Nothing’s True 3 The End Of This Flight 4 Scene Of The Crime 5 From Scars To Stars 6 Demon Alcohol 7 Soul Punx 8 No Love 9 Believe In Me
EDGE OF FOREVER
Gli Edge Of Forever sono una band eccezionale. In primis per la perizia tecnica e per la grande ispirazione nello scrivere canzoni, poi per la grande umanità e simpatia di tutti i musicisti. Assistere ad un loro concerto è come intraprendere un viaggio in territori pervasi dall’hard rock melodico. Di Ale Del Vecchio si conosce ogni piccola sfaccettatura ma ogni volta riesce a stupirci con le sue prestazioni superlative nelle vocals. La bellezza del suo gruppo è la perfetta alchimia che si è creata con Aldo (sempre perfetto a macinare un riff dietro l’altro), Nik e Marco (una sessione ritmica devastante). Il concerto si snoda intorno alla promozione dell’ultimo masterpiece “Seminole” (uscito quest’anno), un album che ha convinto sia i fan che la critica. Ed è proprio la title track ad aprire il concerto con le sue grandi aperture melodiche. Ci si lascia trasportare da pezzi come “Get Up On Your Feet Again” o “Shift The Paradigm”, ci si rilassa con la delicata “Breath Of Life” e ci si esalta con “Native Soul” (gran pezzo di per sé ma stasera riproposto In maniera clamorosa), si assapora “Edge of Life” (da “Another Paradise”) e si salta a più non posso con i due pezzi storici posti in chiusura (“Prisoner” e “Feeding The Fire”). Grazia, forza, fascino ed esaltazione si mischiano in un tutt’uno. Band di spessore internazionale!
Set List: 1 Seminole 2 Get Up On Your Feet Again 3 Native Soul 4 Edge Of Life 5 Shift The Paradigm 6 Calling 7 Breath Of Life 8 Prisoner 9 Feeding The Fire
HELL IN THE CLUB
Gli Hell In The Club sono lo sleazy made in Italy per eccellenza. Monolitici con Marco Lazzarini e Andrea Buratto, motori instancabili di una macchina costruita per non fare prigionieri, taglienti e sfarzosi con i riff granitici di Picco ed esuberanti grazie alla presenza scenica di Dave alle vocals. Sin dall’iniziale “Natural Born Rockers” si rimane colpiti dall’arrembaggio sonoro che le loro canzoni posseggono. La carica del nuovo singolo “Kamikaze”, il rock n roll stradaiolo di “Beware Of The Candyman” o l’anthem “We Are On Fire” fanno sì che gli Hell In The Club siano uno di quei gruppi che è sempre un piacere vedere dal vivo. Il pubblico è scatenato, si passa da “Shadow Of The Monster”, alla cover di “He’s Back” (The Man Behind The Mask) di Alice Cooper cantata all’unisono dai presenti, per arrivare alla conclusiva “Devil On My Shoulder” che mette la parola fine al festival.
Set List: 1 Natural Born Rockers 2 Shadow Of The Monster 3 Proud 4 Last Of Undying Kind 5 Kamikaze 6 Lucifer’s Magic 7 We Are The Ones 8 Beware Of The Candyman 8 He’s Back (The Man Behind The Mask) 9 We Are On Fire 10 Devil On My Shoulder
Si conclude quindi col botto questo Tom Hell’s Rock Fest 2, dove il pubblico presente ha potuto beneficiare delle esibizioni di cinque grandissime band. A giudicare dai sorrisi stampati sulla faccia della gente possiamo certificare la perfetta riuscita di una kermesse che ha messo in mostra le grandi capacità dei musicisti coinvolti. Certe volte bisognerebbe guardare di più ai gruppi italiani piuttosto che essere esterofili per partito preso. Nessun gruppo che si è esibito questa sera ha niente da invidiare come professionalità, tecnica e bravura ad artisti stranieri più famosi. Non ci resta che ringraziare tutte le band (gentilissime anche nell’after show), la Truck Me Hard (per aver organizzato tutto in maniera super professionale) e L’Arci Tom di Mantova per avere messo a disposizione il loro bellissimo locale. Alla prossima edizione.