Aspettavano questa data con trepidazione. Dopo aver assistito a svariate date del tour estivo 2022, la data a Genova (a supporto dell’ultimo album “Dislike To False Metal”) era sicuramente un must da non poter perdere. Come noi lo hanno pensato la miriade di fan che hanno assalito il Crazy Bull facendo registrare uno straordinario sold out (come già molte altre date). Quello che ci fa immensamente piacere per i Nanowar Of Steel è il continuo e costante accrescimento della fanbase che li ha portati (e qui in Liguria è un ottimo indice) a suonare da locali molto piccoli fino a raggiungere (al momento) il top di capienza. Tutto questo non dovrebbe stupirci in quanto la band di Roma ha avuto, durante i suoi 20 anni di carriera, una crescita esponenziale valicando i confini italiani e affermandosi a livello internazionale. In più come opening act troviamo i bravissimi “Frozen Crown”.
Con il locale già gremito sono proprio loro a dar inizio a questa memorabile serata. Il gruppo capitanato da Giada Etro (voce) e Federico Mondelli (chitarra/voce) inizia immediatamente con il piglio giusto, sfoderando il loro power metal sinfonico. Anche loro stanno promuovendo il loro ultimo lavoro (“Call Of The North”) del quale però verrà suonata la solo title track. Una scelta che ci ha lasciati stupiti in quanto il cd contiene un sacco di ottimi pezzi. La scaletta saccheggia in maniera preponderante il primo album (“The Fallen King” del 2018) con ben 4 estratti, ma comunque non trascura i successivi “Crowned In Frost” e “Winterbane”. Peccato che l’inizio della loro esibizione sia stato caratterizzato da suoni non proprio ottimali, che non hanno permesso ai fan di godere appieno delle prime tre canzoni. Da “Across The Sea” in poi la situazione migliora e finalmente si riescono ad apprezzare i Frozen Crown in tutta la loro bravura. Ottima “Far Beyond”, entusiasmanti “I Am The Tyrant” e la conclusiva “Kings”. Tutto sommato la band lombarda ha portato a termine una buonissima esibizione e gli applausi a fine show non hanno fatto che confermarla.
Set List: 1. Neverending 2. The Water Dancer 3. Call Of The North 4. Across The Sea 5. In The Dark 6. Far Beyond 7. Everwinter 8. I Am The Tyrant 9. Kings
L’attesa si fa palpabile e dalla folla si erge altissimo il grido “Bilbo Baggins Carabiniere”. Poi arriva il momento. Parte l’intro “Dislike To False Metal” e la sala esplode in un boato. “Sober” (apripista dell’ultimo cd), l’invincibile “Gabonzo Robot” e “The Quest For Carrefour” (prima volta in assoluto che la ascoltiamo dal vivo) calano in maniera deflagrante sul pubblico del Crazy Bull Cafè. La gente è in delirio, salta e canta ogni singola strofa con un sorriso stampato in faccia. Che dal vivo i Nanowar Of Steel siano una delle migliori band da vedere è un dato di fatto. La bravura dietro il microfono di Mister Baffo e Potowotominimak e l’assoluta padronanza degli strumenti (unita ad una presenza scenica immensa) di Mohamed Abdul, Gatto Panceri 666 e Uinona Raider, rappresentano quanto di meglio un fan possa desiderare. Inoltre, le varie scenette e battute che precedono l’esecuzione dei pezzi, sono parte essenziale di uno show nello show. I 5 Nanowar divertono suonando e a loro volta si divertono sul palco. L’atmosfera è colma di feedback positivi e il prosieguo del concerto scorre in maniera divina. La scaletta è lunga, lunghissima (alla fine suoneranno quasi 2 ore). Non mancano i nuovi singoli come “Winterstorm In The Night” e “Disco Metal”, le celeberrime “Il Cacciatore Della Notte” e “Feudalesismo e Libertà”, la chicca “Tutte Cagne” e naturalmente il successo “Norvegian Reggaeton”. Viene rivisitato il “Wall Of Love” e su “Rosario” Giada Etro li raggiunge sul palco cantando la sua parte. Ma se dobbiamo scegliere il massimo del delirio sarebbe il trittico “Pasadena 1994”, “Il Signore Degli Anelli Dello Stadio” (con tantissime sciarpe alzate al cielo recanti la scritta “Bilbo Baggins Carabiniere/Saruman Libero”), “Armpits Of Immortals”. Tre canzoni che hanno rischiato di scoperchiare il tetto del locale. “Hail To Liechtenstein” e “Power Of The Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword)” chiudono prima dei bis in una bolgia di applausi. Pochi istanti e introdotti dall’urlo della sala i Nanowar Of Steel ripartono con “La Maledizione Di Capitan Findus” e “Ode Al Cetriolo, Ortaggio Prestigioso”. Non possono mancare “Valhalleluja” (con Potowotominimak che monta un tavolino dell’Ikea per poi fargli fare crowd surfing mentre Mr. Baffo fa cantare i presenti) e “La Polenta Taragnarock” che mettono la parola fine ad un concerto strepitoso dove tutti i fan hanno visto soddisfatte tutte le loro aspettative e anche di più.
Si chiude quindi nel migliore dei modi la calata genovese dei nostri idoli. Il pubblico defluisce fuori del locale con un sorriso ben stampato in faccia e la consapevolezza di aver passato una serata meravigliosa. Dal canto nostro non possiamo che certificare la perfetta riuscita di una kermesse che ci ha soddisfatto sotto ogni punto di vista. Non ci resta che ringraziare il Crazy Bull Cafè per l’ospitalità e la Bagana per aver organizzato il tutto. Un grazie particolare a Mister Baffo e Uinona Raider per l’accoglienza riservataci, a Mohamed e Gatto (ti prometto che la prossima volta supererò sia Sabaton 1 che 2) per la splendida intervista e Carlo (alias Potowotominimak) per averci intrattenuto con la sua simpatia sia prima che dopo il concerto. Un ulteriore grazie ad Andrea Lami di Metal Hammer.it per le bellissime foto. Non perdetevi i Nanowar Of Steel dal vivo se non volete essere dei Metal Boomer.
Set List: 1. Sober 2. Gabonzo Robot 3. The Quest For Carrefour 4. Winterstorm In The Night 5. Il Cacciatore Della Notte 6. Wall Of Love 2.0 7. Tutte Cagne 8. Disco Metal 9. Norvegian Reggaeton 10. Rosario 11. Pasadena 1994 12. Il Signore Degli Anelli Dello Stadio 13. Armpits Of Immortals 14. Feudalesimo E Libertà 15. Hail To Liechtenstein 16. Power Of The Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword) bis: 17. La Maledizione Di Capitan Findus 18. Ode Al Cetriolo, Ortaggio Prestigioso 19. Valhalleluja 20. La Polenta Taragnarock