Terzo album per i danesi Junkyard Drive. Dopo il buon successo del precedente “Black Coffee” (del 2018) la band di Rocskilde ritorna sul mercato con questo “Electric Love”. Innanzitutto bisogna dire che il lavoro in questione è stato registrato ai Medley Studios ed è stato prodotto da Soren Andersen (grandissimo chitarrista e produttore che ha nel proprio palmares collaborazioni con Glenn Hughes e Jesper Binzer dei D.A.D.) e masterizzato dal mitico Erik Martensson (Eclipse, W.E.T., Nordic Union). Con queste credenziali il cd non può che suonare alla grande e così è infatti. Per quanto riguarda il sound della band non si discosta di un millimetro da quello fatto in precedenza. In questo caso non è un fatto negativo anzi ci permette di apprezzare al meglio la loro capacità di scrivere pezzi diretti, potenti, melodici e ruffiani il giusto.
Si parte in quarta con “Let It Burn”, una canzone ideale per aprire un cd. Adrenalina e potenza che sprizzano da ogni poro, una parte riflessiva per poi riprendere in un solo strepitoso.
Segue “Electric Love”, più ritmata e meno debordante ma dotata di un refrain magnetico che ti si incolla nel cervello. “Mr. Rock N’ Roll” ha uno splendido inizio alla Great White per poi esplodere in una hard rock song alla Airbourne, spettacolare. Tre tracce davvero notevoli. “Home” ci mostra un hard rock con quella spruzzatina di blues che non guasta mai.
Impossibile non farsi catturare dal gran groove di “Let Me Love You”, ruffiana e melodica come solevano essere i grandi pezzi usciti nella seconda metà degli anni 80. Diversa “Tomorrow I Will Be Gone” col suo sound più pesante e oscuro. Ottimi il riffing e il bridge ai quale si contrappone il ritornello più melodico. Traccia tagliente dalle varie sfaccettature. “Mind Eraser” è il classico pezzo in puro style sleazy coinvolgente quanto basta per fartelo apprezzare al primo ascolto
Niente male anche la ballad “The Wonderland Of Temptation” dove la melodia di piano e voce sfocia in un ritornello di eccelsa fattura. L’entrata del resto della band in un crescendo di emozioni porta poi allo splendido assolo (alla Slash dei bei tempi). Da apprezzare la prova Kristian che sfoggia tutta la sua versatilità passando dai registri melodici a quelli graffianti con una fluidità stupefacente. “Mama” non aggiunge molto col suo classico hard rock moderno ma rimane impressa per la sua chitarra evocativa e pesante e il refrain accattivante. “Free Your Mind” chiude con il suo ritmo e il suo piglio seventies.
In definitiva “Electric Love” si può definire come un connubio di riff, solo e refrain decisamente catchy, una sorta di particolare mix di sleazy made in Scandinavia, rock 70’s e hair metal vecchio stampo. Quello che convince maggiormente è l’omogeneità della proposta musicale dei Junkyard Drive e il loro riuscire a fondere in maniera accattivante generi simili donandogli però quell’impronta personale, qualità che non si trova facilmente al giorno d’oggi. Ascoltatelo
Voto: 7,5/10
Fabrizio Tasso